L'Editoriale

Abramo obbedì all'ordine di lasciare la terra di Ur, Francesco a quello di farvi ritorno.Non lo hanno fermato né il Covid 19 né il terrorismo figlio di uno Stato Islamico che, pur dichiarato sconfitto - dopo aver seminato la morte sui luoghi che Francesco ha visitato -, è invece risorgente al nord del paese, ai confini con l'Iran.

C’è una storia che racchiude in sé echi ad eventi di questi giorni. E’ quella di tre religiose, tre perfette sconosciute se non fosse che Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione della Causa dei Santi a promulgare i decreti che riconoscono le virtù eroiche delle tre religiose, riconosciute tutte “Serve di Dio”. La loro storia parla di Congo, di contagio da virus mortale e di donne

Un quarto dei migranti presenti in Italia è arrivato dalla rotta balcanica; nel 2020 circa 4mila persone sono entrate via terra da Nordest. Si tratta perlopiù di afghani e pakistani. Neanche a pagamento gli stati attraversati dalla rotta sono disposti a gestire il problema, né a dare ospitalità, accoglienza, campi migliori e integrazione alle persone in fuga. 

Dopo la crisi sanitaria c’è quella economica. La barca Italia, già infragilita dalla crisi del 2008, è stata ed è ben squassata dalla tempesta della pandemia. E se anche ora Mattarella ha chiamato al timone il capitano più competente che si potesse trovare, non basta una sola persona a salvare nazione, imprese, famiglie vista la situazione tutt’altro che rosea.

 Siamo a tre vaccini contro il Covid approvati dall'Unione europea e prima sostenuti e prenotati a suon di milioni di euro. E' giunto il via libera anche all'AstraZeneca, dopo i sì a Pfizer BioNtech e Moderna. Peccato però che tra il dire e il fare ci sia in mezzo un mare di ritardi nelle consegne. Un mare burrascoso, tra minacce di cause legali, accuse di vendite nascoste, rivendicazioni di priorità pre acquisite e non rispettate. E senza il salvagente del vaccino nel mare del Covid19 le persone si ammalano, soffrono e rischiano di affogare.

Mentre l’Italia si divide per l’ennesima crisi, gli Stati d'America sembrano riunirsi nelle parole del nuovo presidente Biden. Tanto pacato quanto efficace nel far sentire il vento del cambiamento, antico come i valori riportati in auge. 

Una sola apparentemente lontana nel tempo e negli eventi (Giornata della memoria) ma vicina per troppe assonanze di opportunismo silenzioso, di indifferenza, di prevaricazione, di violenza ideologica e di genere. Di ieri ma ancora una storia, per tanti versi, di oggi.

Da più parti si chiede, anche in maniera veemente e sconclusionata, la ripresa delle attività scolastiche in presenza e lancia strali contro tutti e tutto perché ciò non avviene. La richiesta in sé è legittima, ma la realtà dice altro. 

Da una parte le polemiche, dall'altra il virus, in mezzo il vaccino, ciambella di salvataggio lanciata dalla scienza al mondo in naufragio. Lo ha ricordato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno alla nazione: “La scienza ci offre l'arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Vaccinarsi è un dovere”. Eppure, questa risorsa salvifica non ha il potere di calmare tutte le acque...

Chiudiamo senza rimpianti un anno difficile: il covid, la pandemia, i malati, le vittime, l'economia sinistrata... Tutti un po' impensieriti dal domani. Unica voce salda in mezzo ai dubbi e alle paure è quella di papa Francesco che ci indica la strada della reciproca cura. Non più gli uni contro gli altri, insomma, ma finalmente gli uni con gli altri e per gli altri, in una cura che ci è stata affidata fin dai primi giorni di vita del mondo

Sono stato turbato dalle parole di chi ha detto: “Quest’anno Natale e Capodanno non esistono”. Più corretto dire che non si possono fare tante feste esteriori … ma la realtà rimane, perché il Natale è e rimarrà sempre l’incontro con Gesù che si è fatto uomo, che ha condiviso la nostra umanità e che viene a visitarci in questo frangente doloroso dove sperimentiamo paura e insicurezza.

La fede e il martirio, il copro trafugato e in viaggio da Siracusa a Costantinopoli a Venezia. Il culto diffusissimo nel territorio, la devozione dei grandi, l'attesa dei doni dei piccoli. Una santa amata: perfino dal sommo Dante che la mette accanto alla sua Beatrice (Foto: santa Lucia a Prata)

Si rimpiange e si polemizza sul Natale senza brindisi, cenoni e scambio di auguri. ma questo è il punto di vista di chi ha la fortuna di essere sano

Stentiamo e insieme desideriamo ritornare con la mente a un anno fa, quando - come adesso - l'Immacolata apriva le porte a Natale e ci trovava pronti a farci prendere dalla futile frenesia dell'addobbo come da quella generosa del dono; pronti a scivolare nell'ovatta calda dei pranzi in famiglia, degli abbracci ai parenti, dello scambio di auguri tra amici, di consumismo - sì - ma anche di pensieri più buoni per un "noi" tutto da vivere.

“Occorre ri-animare l’economia”: parole di papa Francesco e non di statisti preoccupati dagli effetti disastrosi del Covid sul Pil. Parole scritte molto prima di questi angosciati giorni - in cui il virus funesta vite e imprese - in una lettera del maggio 2019 indirizzata “ai giovani economisti, imprenditori e imprenditrici ditutto il mondo” con la quale li invitava all’evento: The Economy of Francesco.

Domenica 22 novembre è la Giornata dedicata al Seminario diocesano, che il 6 settembre scorso ha vissuto la grazia e il dono della ordinazione diaconale di sei seminaristi

Gli autobus, i treni, le auto, i piedi del virus siamo noi. Siamo i suoi mezzi di trasporto: più ci muoviamo noi, più si muove lui. L’attuale recrudescenza dei numeri forse servirà a porre fine all’onda dei complottismi e negazionismi, urlati ai quattro venti pure senza mascherina. Che ci piaccia o no l'incubatrice, la culla e la casa del covid siamo noi.

Questa domenica tocca a noi: è la giornata del Settimanale diocesano nelle parrocchie. E', in realtà, una giornata per noi e per voi insieme: perché noi, settimana dopo settimana, realizziamo il giornale al solo scopo di giungere e raccontare a voi.

Biden o Trump? Chi sarà l'uomo d'America più votato alle prossime elezioni del 3 novembre? Oltre gli insulti tra i due, pesa la reale situazione del paese tra pandemia, tensioni sociale, difficili rapporti con gli afro americani come con i latinos. Peseranno le criticità economiche e sanitarie. E i voti per posta intanto volano

La fame del mondo non turba i nostri sonni né i palinsesti della tv che, specchio della società, da alcuni anni insistono con una polifonia di fornelli sempre accesi dove cuochi o aspiranti tali, persone qualsiasi e regine delle telecamere si sfidano a suon di succulente spadellate. Ma gli affamati nel mondo sono cresciuti di 60 milioni di persone nei soli ultimi 5 anni

Bill Gates come il Papa, accomunati da un intento e un pensiero: il vaccino contro il Covid 19 sia per tutti senza distinzione alcuna. Certo, la molla che li spinge a parlare è diversa ma l’appello non è dissimile

Il messaggio di Francesco è di una attualità straordinaria: scavalcando otto secoli, giunge a noi con la freschezza di ciò di cui oggi, proprio oggi, abbiamo immenso bisogno: il rispetto per il creato e la fraternità universale. Ben lo sa Papa Francesco, che ci ha donato l’enciclica “Laudato sì” e sta per donarci quella preannunciata sulla fraternità.

Trump, Bolsonaro, Johnson, Putin e Lukashenko: capi di stato accomunati da due cose: sono negazionisti e (per questo) hanno meritato il premio Ig Nobel (un anti premio) a motivo della disinformazione sanitaria di cui sono stati artefici

Uccidere di botte, fare di se stessi un'arma. Chi ha sparato getta la pistola nel fiume, chi ha accoltellato si chiede come e dove far sparire la lama. Ma come convivere con le proprie mani e i propri piedi trasformati in strumenti di morte?

In un clima avvelenato di tensioni Pordenoenlegge sceglie di aprire con la Fratellanza di Massimo Recalcati: un anticipo aspettando la sua Lectio magistralis. Per la prima volta visibile da tutti via web grazie alla Pnlegge tv: mercoledì 16 settembre ore 18.30 in diretta dal Verdi di Pordenone.

Il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è arrivato quest'anno il 22 agosto: è il giorno dell'anno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse biologiche che gli ecosistemi naturali possono rinnovare in 365 giorni. Detto facile: abbiamo bruciato in otto mesi le risorse di dodici.

Un bambino malato che deve essere vegliato h24. Un papà piccolo imprenditore. La crisi che si mangia la fabbrichetta e si porta via la casa... un paese che si mobilita per loro e poi il Covid19 che blocca tutto fuorché il fallimento... ma ecco che l'impossibile si avvera: come nelle favole

Una preghiera per papa Francesco ogni 13 del mese, senza un programma definito, proprio perché ciascuna possa farla propria anche il 13 agosto dalla riva del mare o dalle ferie

Noi la temiamo e ci angoscia il pensiero che in autunno possa tornare, ma c'è un posto nel mondo dove, nonostante il caldo estivo, il Covid ha rialzato la testa e la temuta seconda ondata è già realtà. Si tratta della Terrasanta, in secondo lockdown almeno fino al 5 agosto.

Nei mesi bui dell'infuriare del morbo c'era chi sollevava dubbi sul numero dei decessi giornalieri: tutti morti "per" coronavirus? O forse morti "con" coronavirus? Là dove il "per" introduce la causa e il "con" indica le circostanze accessorie. Ora uno studio offre la risposta