L'Editoriale
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Da non uccidere ai femminicidi

Quanta tenerezza negli sguardi di giovani coppie, quanto entusiasmo nel legare bene questi lucchetti all’inferriata del ponte! Ti allontani qualche passo e le notizie di qualche giorno fa ti attraversano la mente come “un coltello”, perché dicevano “accoltella la moglie” (notizie che giungono dal nostro territorio: Fossalta di Portogruaro e Codroipo). Così ti torna in mente la speaker del TG che annuncia “42 femminicidi dall’inizio dell’anno”.

Parole chiave: Femminicidi (11), Delitti (1), Raptus (1), Fossalta di Portogruaro (10), Donne (53)
Da non uccidere ai femminicidi

NON UCCIDERE

Pensieri sparsi camminando

 

È tradizione di famiglia festeggiare le promozioni con un piccolo viaggio. Così passeggiando per Roma, su di un ponte sul Tevere, ti imbatti in due giovani coppie che stanno armeggiando con due lucchetti. Ti fermi, fingi di non sapere a cosa servono questi lucchetti e allora ti spiegano con grandi sorrisi e grandi entusiasmi “mettiamo qui questi lucchetti perché FOREVER AND EVER”. Continui a fingere di non capire e ti spiegano “SEMPRE E PER SEMPRE…vogliamo amarci per sempre, come ci amiamo adesso”. Allora racconti che sei sposata da 44 anni (come i gatti della canzoncina!) e affermi, con un poco di orgoglio, “Ci amiamo ancora e auguro anche a voi una bella vita, insieme, felice”.

Quanta tenerezza negli sguardi di queste due giovani coppie, quanto entusiasmo nel legare bene questi lucchetti all’inferriata del ponte!

Ti allontani qualche passo e le notizie di qualche giorno fa ti attraversano la mente come “un coltello”, perché dicevano “accoltella la moglie” (notizie che giungono dal nostro territorio: Fossalta di Portogruaro e Codroipo).

Così ti torna in mente la speaker del TG che annuncia “42 femminicidi dall’inizio dell’anno”.

Ma pensi che questa notizia non è sufficiente, non è completa, perché nasconde qualcosa di molto più grave che sta succedendo anche noi nostri paesetti. Questa notizia non dà il giusto risalto a quanti sono i morti, uccisi in Italia, dall’inizio di quest’anno: uomini e donne, anziani e giovani, perfino una bimba di 5 anni accoltellata dalla stessa madre. Allora pensi che purtroppo stiamo vivendo in un paese dove “si uccide” ogni giorno, da tanti anni, da sempre e questa triste realtà non fa più notizia.

Uccidere: nel libro dell’Esodo al capitolo 20 al versetto 13 si legge “non uccidere”.

Ahimè, se Dio sulle Tavole della legge ha inciso questo comandamento significa che l’essere umano purtroppo è in grado di uccidere. Tutti gli esseri umani sono in grado di farlo e sempre consapevolmente, anche se qualche pietosa spiegazione dice “in un raptus”.

I soldati uccidono, succede in Ucraina, sta succedendo in tanti altri paesi, è successo ai tempi di Cesare, di Napoleone, di……. Caino ha ucciso Abele (Genesi, capitolo 4 versetto 8).

Allora mentre cammini ti interroghi. Cosa fare? Come insegnare la non violenza? Come insegnare il rispetto della vita dell’altro? Da dove cominciare?

Come aiutare le giovani coppie a mantenere l’innamoramento, il sorriso, la capacità di rilanciare ogni giorno la propria storia d’amore? Papa Francesco il 27.12.2020 ci aveva suggerito 3 parole: PERMESSO, GRAZIE, SCUSA. “in ogni famiglia ci sono problemi, ma ci sono sempre TRE parole che vengono in soccorso: permesso, per non essere invadenti, grazie, per aiutarci reciprocamente, e scusa. Dire scusa, poi, prima che finisca la giornata per evitare le guerre fredde del giorno dopo”.

La paura dell’abbandono può renderci feroci “o mia o di nessuno”, è una dinamica intrapsichica ben nota. Ma la libertà di ogni essere vivente è un valore, così come la parola data in una cornice di festa e con tanti testimoni.

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