Monitoraggio e manutenzione viadotti e cavalcavia autostradali
Nuovi dispositivi per il monitoraggio sono stati posizionati sulla A4 e sulla A28. Sensori verranno installati anche nel Nodo di Conegliano, limitazioni alla circolezione tra le 7 e le 17 di giovedì 12, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 dicembre
Autostrade Alto Adriatico investe sempre di più nella manutenzione di ponti, cavalcavia e viadotti. Nell’ambito del proprio piano economico finanziario trentennale, la Concessionaria autostradale ha infatti inserito investimenti di manutenzione straordinaria per un valore di circa 370 milioni di euro per la ricostruzione delle opere d’arte più datate (cavalcavia e ponti), non comprese nella costruzione della terza corsia della A4. Un impegno importante per assicurare sempre la condizione di sicurezza della rete. Ma è altrettanto importante monitorare il comportamento dei cavalcavia (in particolare quelli più sollecitati dal traffico) sulla rete autostradale avvalendosi delle più opportune e sofisticate tecnologie. Un’attività necessaria, questa, per anticipare e programmare poi i futuri interventi di conservazione, ripristino e adeguamento dei manufatti.
Nei mesi scorsi la Concessionaria autostradale, grazie ad alcuni fondi concessi dal PNRR (circa 6 milioni 300 mila euro), ha avviato i progetti per un sistema all’avanguardia di monitoraggio dinamico che consenta di controllare da remoto queste opere. Nel caso specifico questi progetti riguardano l’installazione di sensori nell’asfalto, le cosiddette pese dinamiche, in grado di rilevare il traffico in transito lungo le diverse tratte e, in particolare, di misurare peso, numero di assi e altre caratteristiche tecniche dei mezzi pesanti. Queste informazioni - raccolte in un server collegato da remoto con il data base della Società autostradale - serviranno poi ad analizzare la sollecitazione indotti dagli stessi carichi dei mezzi pesanti in transito sui ponti gestiti da Autostrade Alto Adriatico (a loro volta dotati di strumentazioni adeguate, come accelerometri, estensimetri, fibre ottiche e inclinometri) e sulla stessa pavimentazione della rete autostradale, per poi meglio programmare gli interventi futuri. Finora sono state installate tre stazioni di pesatura dinamica, in A4 in carreggiata Est e Ovest ed in A28. Inoltre, sono in fase di completamento i sistemi di monitoraggio di 19 ponti scelti sull’intera estesa della rete autostradale gestita dalla Concessionaria.
L’attenzione ora si sposta nel Nodo di Conegliano dove nel corso della settimana verranno installati questi sensori. Per questo tipo di operazione si procederà all’utilizzo di passerelle mobili – il nome tecnico è by bridge – che occuperanno necessariamente la sede stradale. Questo comporterà alcune limitazioni alla circolazione. In particolare, tra le ore 07,00 e le ore 17,00 di giovedì 12 dicembre i veicoli che, provenienti da Belluno sull’autostrada A27, sono diretti sulla A28 (direzione Pordenone/Portogruaro), dovranno uscire alla stazione di Conegliano e, seguendo le indicazioni, indirizzarsi sull’Autostrada A28 dalla stazione medesima. Tra le ore 07,00 e le 17,00 di venerdì’ 13 e nella stessa fascia oraria di sabato 14 e domenica 15 i veicoli che, provenienti da Pordenone/Conegliano sull’autostrada A28, sono diretti sulla A27 (direzione Venezia), dovranno uscire alla stazione di Conegliano e, seguendo le indicazioni, indirizzarsi sulla A27 dalla stazione medesima.
Nei mesi precedenti Autostrade Alto Adriatico ha messo in campo altri progetti che riguardano il monitoraggio di eventuali spostamenti e abbassamenti dei ponti e rilevati attraverso l’analisi di dati satellitari (interferometria); la realizzazione di indagini strumentali delle caratteristiche meccaniche dei materiali; la verifica ingegneristica sulla tenuta dei manufatti più datati; la ricostruzione di modelli 3D, effettuati grazie a sorvoli di droni con riconoscimento automatico sperimentale di eventuali difetti dei principali viadotti grazie all’intelligenza artificiale; la creazione di gemelli digitali per il calcolo previsionale del comportamento strutturale nel tempo grazie ai dati del monitoraggio analizzati da un modello di calcolo numerico.
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