L'Editoriale

In storia dell'arte si chiama puntinismo: un'immagine viene parcellizzata in piccoli punti di colore diverso che vanno a comporre un disegno. Sta capitando anche nella nostra vita politica: non è il tempo della pittura dal vero ma di un impressionismo emotivo e sparso, come i punti. Del resto, anche nella storia dell’arte, quando il puntinismo – nato in Francia – sbarcò in Italia si fece divisionismo. Oggi le forze politiche si scindono, si tendono, si sfilacciano.

La giornata del Seminario è un’occasione per rinnovare la preghiera al Signore per gli alunni del Seminario e per coloro che li accompagnano.

   L'anniversario dell’abbattimento del muro di Berlino si è festeggiato in lungo e il largo. dei muri sentiamo tutta l’assurdità. Quella di un potere che li costruisce muri e di una popolazione che ne resta vittima. Eppure la lezione non è servita: gli Stati non elaborano concetti come i sentimenti delle persone. Conta che sventoli la bandiera giusta: Repubblica Federale da una parte, Repubblica Democratica (DDR) dall’altra, Usa da una parte Messico dall’altra...

  Non è stato un bell’episodio la mancata unanimità in Senato sul contrasto all’antisemitismo e all’odio razziale. Ci sono valori, la persona in questo caso, che mantengono sempre lo stesso peso specifico: non cambia a seconda di chi ne parla.

Non ha avuto l’eco che merita la notizia che il giornalista di Avvenire Nello Scavo è stato posto sotto protezione a seguito delle minacce ricevute non dalla mafia ma da un trafficante libico. Una questione che scotta per le implicazioni politiche, oltre che ideologiche ed economiche. Lo conferma il fatto che non solo l’Italia ma una buona parte di mondo chiude gli occhi su come vengono tenuti i migranti che, da varie rotte africane, arrivano in Libia sognando l’Europa

L’esperienza maturata negli anni intercorsi dal referendum del 23 giugno 2016 suggerisce che i colpi di scena sono dietro l’angolo. Ce ne sono stati tanti dai giorni di Theresa May a quelli dell’attuale primo ministro Boris Johnson. Al momento la Brexit resta un giallo degno di Sherlock Holmes.

Trump ha emanato la lista dei prodotti sui quali graveranno i dazi americani, risarcimento per una questione legata agli Airbus: è un lungo elenco di paesi e di alimenti. C’è anche l’Italia e, del nostro paese, colpisce i figli più buoni, come il Parmigiano. Ma perché multare anche i prodotti italiani? Che c’entra il Parmigiano con gli Airbus?

Può sembrare strana, a noi che stiamo dall’altra parte del mondo, tanta attenzione per l’Amazzonia: era un eden di foreste e farfalle, ora è una bolgia scavata dai minatori, sfruttati come la loro terra dai predatori delle multinazionali. Ad essa la chiesa di Papa Francesco dedica il sinodo che si tiene a Roma dal 6 al 27 ottobre.

Ha preso il via in questi giorni la tredicesima edizione della rassegna "Ascoltare, leggere, crescere". In programma due settimane di incontri rivolti alla parte profonda di noi, a quella che cerca il senso dei nostri giorni.

Si affaccia in casa, con il nuovo governo che ha ultimato la sua compagine; si avvia in Europa con le ultime nomine. L’autunno sarà un doppio banco di prova.

I nodi al pettine sono tanti e più di uno è condiviso: la situazione economica e l’immigrazione pesano più di altri. Come i ragazzi, anche i politici sono sui banchi. Ma per loro è subito tempo di esami.

La Chiesa di papa Francesco ci invita a riflettere e operare a favore del Creato e dell'ambiente. Lo fa anche la chiesa diocesana con l'invito, domenica 1° settembre, alla Giornata del Creato in quel del Parco delle Torrate; lo fa anche la chiesa di Bibione con l'invito, venerdì 30 agosto, all'anteprima del libro "Frontiera Amazzonia" con le giornaliste di Avvenire Lucia Capuzzi e Stefania Falasca.

Disservizi postali: questi mesi estivi stanno registrando l'apice. Voi, pazienti e preziosi lettori, lo sapete meglio di noi. Voi che siete le nostre fonti e ci segnalate ad ogni uscita del giornale ritardi, mancate consegne col ritmo di una al giorno. Ma siete vitali per noi, per questo vi chiediamo di sostenerci e di continuare insieme questa impari ma giusta, doverosa e onesta battaglia.

La statistiche fornite dal ministero dei Trasporti relative al 2018 parlano chiaro: i morti sono stati 3.325, una media di 9 al giorno. Molto lontano dal tetto dei duemila che costituisce l’obiettivo europeo del 2020. L’Italia lo supera di 1.300 morti: 3,5 in più ogni giorno.

E' difficile ritrovarsi in una cronaca politica che regala tanti colpi di scena: dichiarazioni “di guerra” all’avversario, presunti finanziamenti e svelate mazzette. Si scrive ai giornali, si tuona sui social e ci si stringe poi la mano davanti alle telecamere. Smarrimento e incomprensione manifestati anche da due intellettuali, entrambi scomparsi novantenni la scorsa settimana: il nostro Andrea Camilleri e la filosofa ungherese Àgnes Heller.

Scuola: se ne dicono per i guai o le novità. Per il resto un altro anno scolastico si è chiuso senza aver mai turbato il sonno degli italiani. Eppure la scuola cambia. Non sempre in meglio se sono i risultati che contano e non le parole dette.

Si respira per l'ambiente una attenzione nuova: bene ha fatto dunque la parrocchia di Bibione a legare gli appuntamenti dell’estate al tema: "E... state responsabili. La cura del Creato è cura di te". Una responsabilità stimolata con incontri, presentazioni, serate di teatro, meditazioni... Nei prossimi giorni, alla XIII Festa dell’Avvenire e del settimanale diocesano Il Popolo, sarà presente Licia Colò

C'è chi si sente minacciato da chi, di fronte d un altro uomo che annega, si sente in dovere di intervenire. Colpevole di portare avanti il sogno di giustizia anche se va contro il diritto di uno Stato. Sogno di giustizia tra gli uomini che una vecchia Carta dice nascere tutti uguali. 

Oltre ai mutevoli discorsi su proposte, tassi e tagli, è giusto avere presente come si è arrivati alla minacciata procedura di infrazione, per non restare con gli occhi fissi a quel dito che l’Europa ci punta contro, dimentichi della luna gigante del nostro debito, che non è mai stato così alto. Nel 2018 il debito italiano è volato al 132,2% del Pil e restano in salita le stime

Da decenni Nazioni Unite e Chiesa cattolica hanno voluto accendere i riflettori sulla situazione delle persone rifugiate, la cui condizione oggi pesa come una gogna. Persone che nel mondo fuggono da guerre e persecuzioni, lasciando casa, affetti e tutto quanto disegnava la loro vita. Non sono numeri, ma persone con una storia. Anche se a questa parte del mondo paiono interessare di più le impronte digitali

Di fake news su salute e cure si muore. Anche in Italia, dove vanno diffondendosi teorie naturaliste, complottiste, anche "fantasiste", spesso affariste. Viaggiano veloci in una rete a cui si rivolgono 9 pazienti su 10 (88%) ancor prima di andare dal medico. Dal mondo scientifico arriva la reazione con la pubblicazione di patti, manifesti e appelli. La scienza non è opinabile. E se ci sono convinzioni che rischiano di far male solo al borsellino ce ne sono altre che portano a conseguenze gravi e senza ritorno

Nell’Europa che i sovranisti non hanno conquistato e che prenderà forma nel corso dell’estate noi italiani - oltre che in bilico sul fronte interno - vi ricopriremo un ruolo ben diverso rispetto agli ultimi anni, nei quali avevamo portato un bel po’ di tricolore nell’azzurro stellato del vessillo europeo, ricoprendo tre delle cinque cariche top.

Le comunità virtuali non sempre corrispondono a una comunità vera, non sempre diventano incontro di persone che, almeno, si conoscono e, magari, fanno qualcosa insieme fino, addirittura, ad aiutarsi. Le virtuali sono comunità che condividono un interesse, dove si scambiano pareri e informazioni, ma nelle quali è facile manchi il dialogo con chi la pensa diversamente. Sono comunità che escludono, non comunità inclusive e accoglienti.

Quale sogno o idea di Europa ha un Paese - anche i media hanno una responsabilità - che ha narrato più la disunione che l’Unione europea. Sui temi caldi di lavoro, migranti e denatalità cosa significa per il futuro dell’Europa - quindi nostro - scegliere una strada politica piuttosto che un’altra? Quanta informazione e quante autoreferenziali cronache hanno animato le scorse settimane?

È la memoria di quel numero imprecisato di migranti, tra settecento e mille, affondato nell’impresa di attraversare il mare il 18 aprile del 2015. Ventotto superstiti. Nel passato questo barcone lo si era immaginato in piazza Duomo a Milano e anche a Bruxelles: simbolo delle tragedie nel Mediterraneo. Ora è esposto alla Biennale di Venezia: una tragedia che resta d’attualità

Per lui si è scatenata una gara di solidarietà che scalda il cuore in questi nostri tempi aspri: cascate di telefonate di aspiranti genitori e scatoloni di vestiti e giocattoli. In più tutto un paese si è ricoperto di fiocchi azzurri... Una storia che commuove alla vigilia della festa della mamma

   C'è un legame nuovo tra il Friuli e la Sicilia: gli abeti devastati dalla tempesta Vaia di fine ottobre faranno da scenografia al teatro greco antico di Siracusa. Li ha voluti l'archistar Stefano Boeri, donando loro una nuova vita.

  Sarà un primo maggio turbato dalla non crescita dell’Italia. Il quadro incerto ci rende osservati speciali da parte dell’Europa. Tra pareri diversi e le urne di fine maggio una cosa è certa: se manovre correttive ci saranno arriveranno dopo

La Risurrezione di Gesù introduce una tale novità nella Storia, che ci porta a considerare il mondo con uno sguardo nuovo

Un paio di esperimenti hanno chiesto ad adolescenti e giovani di non usare il proprio smartphone in occasione della gita scolastica o per un periodo di tre giorni. Il senso del tutto non è ovviamente un inno ipocrita contro le tecnologie né un invito a riavvolgere il nastro del tempo per vivere senza uno strumento che è indispensabile in molte occasioni. La questione è semmai vedere se è possibile imparare a riporlo. E qui siamo tutti in prima linea nell’uso e nell’abuso

Peter Tabichi, keniano di 36 anni, ha vinto il Global teacher prize: è il miglior professore al mondo. Insegna ai suoi allievi a ricavare energia dalle piante, insegna alla sua comunità a coltivare con poca acqua. Va a scuola con una vecchia moto e i jeans. Ma ha ritirato il premio in saio: Peter è un francescano.