L'Editoriale

Dopo il 4 marzo si torna al voto: il 29 aprile in Fvg per regionali e comunali; e anche in Veneto il 10 giugno sempre per le comunali. Nella Penisola, poi, votano le regioni: Molise, Val D'Aosta, Basilicata e Trentino Alto Adige. E, dato lo stallo centrale, c'è già chi pensa di tornare alle urne in autunno...

In questi giorni la Chiesa celebra la festa di Pasqua. La Pasqua è la festa della vittoria della vita sulla morte. La Pasqua è la festa della gioia, perché Gesù è Risorto dai morti.

Dalle palme alla croce: è la parola discendente di ogni amicizia che sfuma, di ogni amore che non si conserva, di ogni rapporto familiare che si incrina. E noi abbiamo perso il sapere e il sapore dell’aggiustare le cose. Davvero le palme non sono lontane da nessuno. Nessuno è Gesù, ovviamente, ma siamo tutti giudicati e giudicanti, siamo nella folla che acclama e condanna.

Sabato 17 marzo alle ore 10.30 mons. Livio Corazza, parroco della cattedrale, viene ordinato vescovo per imposizione delle mani e la preghiera di S.E. mons. Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone.

Mani alzate sui bambini: sta accadendo lungo tutto lo stivale, anche in strutture alle quali i piccoli erano affidati. Episodi che non hanno alcuna giustificazione.

Una donna contro un sistema mafioso. La forza della verità. La difesa della legalità. E sopra ogni cosa il sogno di un mondo pulito da lasciare ai suoi figli: grazie Federica. La nostra mimosa va a te.

Quaresima: non sta solo nel viola dei paramenti, nel salto della carne, nella tavola non preparata a pranzo ma ben fornita di manicaretti la sera. La quaresima apre lo sguardo verso l'altro - cone le opere di carità -  e verso l'alto - con la preghiera.

Agli elettori mancano le illustrazioni ponderate dei pensieri guida, delle idee, delle precise volontà di ogni parte in corsa

A chi affideremo le sorti del nostro Paese, del nostro futuro, delle nostre famiglie?

Dopo la pecora Dolly siamo arrivati alle scimmie, la specie - Darwin docet - più vicina all'uomo. Perché investire in tali esperimenti? Si tenta la clonazione umana? Ma la vita dell'uomo non si può accendere e scendere come se fosse una lampadina

Il presidente Mattarella ha nominato Liliana Segre, 88 anni, sopravvissuta alla Shoah, senatrice a vita. Alla vigilia del Giorno della memoria, nell'80° delle leggi razziali. Nomina accompagnata da sterili polemiche economiche, invece che essere fieri di testimoni della di lei acutezza.

Tutti litigano: a scuola, al campo, in tv, sui social, in politica. La dimensione del noi è sempre più difficile. Mentre ciascuno è attento al proprio ego.

Si scaldano i motori per le elezioni del 4 marzo. Uno dei temi caldi sarà la questione dei migranti. Nelle prossime settimane scopriremo le posizioni dei vari schieramenti. Intanto, domenica 14 gennaio la Chiesa celebra la Giornata del migrante e del rifugiato. Papa Francesco ha indicato, per credenti come uomini e donne di buona volontà, la via di seguire "con alacrità e lungimiranza".

Papa Francesco ha appeso alla porta del suo studio il cartello: "Vietato lamentarsi". Riprende il titolo di un libro di Salvo Noè. E' l'impegno a smettere la diffusa abitudine di commentare, brontolare, lagnarsi. Per assumere invece quella del fare.

Il fine vita divide. Una legge, approvata ieri, non risolve punti chiave quale nutrizione e idratazione, obiezione di coscienza, parere medico e volontà del singolo. Così una parte del Paese esulta, l'altra non si sente rappresentata dal testo approvato

Mai dire mai, vale anche per il presepe. per qualche anno negletto, ora acclamato e - addirittura - finanziato purché entri in classe. Che cosa c'è dietro a questa rimonta? Sospettare è lecito se il bambinello tanto acclamato non si accompagna a gesti e sguardi solidali a chi, in carne ed ossa, ha bisogno di un aiuto, qui ed ora.

La Giornata contro la violenza sulle donne è appena passata. Si ripongono scarpe e sciarpe rosse, si rispolverano gli addobbi natalizi, mentre le luci di ipermercati e centri commerciali già abbagliano e distolgono dai problemi, concentrandoci su pacchi, menù, regali e oggetti di variegato valore. E pensare che tutto cominciò dal sì di una donna. Un sì non chiesto da mani alzate e violente, ma ad un Dio lieve che si annuncia con un angelo.

Si troveranno in undici in vaticano, chiamati da Papa Francesco. Vengono da tante parti del mondo ma hanno una cosa in comune: hanno tutti ricevuti un premio Nobel per la Pace. Con essi il Papa si dedicherà ad una due giorni contro il ricorso alle armi nucleari nel mondo. Un mondo che ha rispolverato la paura dell'atomica che pareva sopita se non dimenticata.

Un giornale vicino ai lettori. Un giornale vicino ai territori. Che vi racconta quello che altrove, forse, non trovate. Attento alla gente, attento ai luoghi, ai piccoli luoghi. Un giornale che vi parla senza urlare: lo fanno già in troppi. Un giornale a cui piacciono le storie e un po' di più quelle belle. In una parola il vostro settimanale diocesano: Il Popolo.