L'Editoriale

Si torna sempre dalle ferie o da un week end con le foto dei panorami più belli sul cellulare, ma anche i panorami possono essere fraintesi: lo dicono più studi che hanno verificato come cambiano i colori del mondo col progredire dell’inquinamento e del surriscaldamento del pianeta provocati dalle attività umane. Un bel blu zaffiro o un verde smeraldo possono essere ingannevoli e non indicare una natura incontaminata; al contrario, bisogna leggervi lo zampino dell’uomo.

Quel sogno del domani che ai grandi sfugge, che sfuma per anagrafe e per crescente rassegnazione, è un germoglio fresco nei ragazzi e sa farne paladini delle cause in credono davvero. Tra queste ci sono la pace, l’ambiente, la non discriminazione, l’abbraccio al mondo (foto Vatican media / Sir)

Papa Francesco, il Presidente Mattarella, 96 scienziati: il cambiamento climatico, figlio delle emissioni derivanti dal ricorso massiccio ai combustibili fossili usati dall'uomo, sta mostrando tutti i suoi effetti

Le prove Invalsi 2023 hanno coinvolto 12 mila scuole statali e paritarie, testando 2 milioni e 700mila studenti. Hanno restituito una fotografia impietosa: la metà degli alunni non comprende quello che legge.

Da Camaldoli vengono orientamenti basilari, che riscontriamo oggi nel nostro ordinamento

Sembra un tema antico invece è drammaticamente attuale: una parte di mondo rischia la fame per la mancanza di grano. Nei giorni scorsi per bocca del ministro degli esteri, Lavrov, la Russia ha annunciato che mancano le condizioni per rinnovare l’accordo per l’esportazione del grano ucraino. L’accordo era stato siglato lo scorso anno a luglio e, dopo una serie di proroghe, è in scadenza il 17 di questo mese.

Quella di Francesco è davvero un’attesa operosa: muove i suoi cardinali cercando di arrivare su entrambi i fronti. Su quello russo la missione di Zuppi per disegnare ponti di pace con la diplomazia degli incontri e delle parole; su quello ucraino la missione del cardinale Konrad Krajewski, suo elemosiniere, per portare aiuti ai civili bombardati

In tema di intelligenza artificiale si resta in vigile e curiosa attesa, Ma proprio nel momento in cui è al sapere degli esperti che ci si affida, turbano non poco notizie e appelli da parte degli stessi che remano contro la loro stessa creatura

Costernati e increduli di fronte a vite spinte ad ogni eccesso pur di avere un like. Che altro si può provare davanti alla notizia di ragazzi appena ventenni che, su una Lamborghini noleggiata allo scopo, ingaggiano una folle corsa per auto-riprendersi col cellulare e vincere la sfida con se stessi e con i followers alla ricerca di un premio in “mi piace” e in un non quantificato gruzzolo? Che dire se, nella loro corsa, distratta e alterata pure dalla cocaina, finiscono addosso ad una utilitaria, centrandola, mandandola fuori strada e provocando la morte di un bambino di cinque anni e il ferimento di mamma e sorellina?

Ora il dibattito si riaccende: da un lato, il desiderio di diventare genitori, dall’altro il doveroso doppio rispetto da portare: sia ai nascituri sia alle madri che portano nel proprio grembo la gravidanza. Entrambi protagonisti di una storia nella quale pare invece avere la precedenza il raggiungimento (a tutti i costi?) di una meta: stringere un figlio tra le braccia.

 Il legislatore ha sostanzialmente riconosciuto anche al feto la qualità di uomo vero e proprio, giacché "la morte è l'opposto della vita”

Al referendum del 2 giugno le italiane vissero la prima chiamata alle urne per una consultazione politica. Fu un appuntamento storico. I deputati eletti furono complessivamente 556, di questi 535 erano uomini e 21 donne. Delle ventuno solo cinque entrarono nella Commissione dei 75, ovvero tra coloro che materialmente scrissero il testo costituzionale.

Un museo, le opere di un sacerdote e cardinale artista e missionario e le pagine di cento anni del settimanale diocesano "Il Popolo": sono vie diverse ma complementari e convergenti: dicono al mondo la bellezza di una vita impegnata nel vero, nel bello, nell’utile, quando vero bello e utile non sono finalizzati alla costruzione egoistica ed egocentrica di un “Io” ma piuttosto a quella di un “Noi” solidale e fraterno (bene comune).

Domenica 21 maggio si celebra la 57ma Giornata per le Comunicazioni sociali, qualcosa che può sembrare riservato e interessante ai soli addetti ai lavori: non è così. Dato che si comunica per dire, e ai più possibile, quel che si dice, si spiega, si annuncia e si racconta ha un peso grande. Non a caso la stampa è stata definita il quarto potere a sottolineare l’incisività, nel bene e nel male, del suo operato 

L’Oms ha dichiarato che è in virtù del calo della mortalità e dei ricoveri che l’emergenza può dirsi finita ma ha comunque invitato a non abbassare la guardia poiché “il Sars Covid 2 è ancora un problema sanitario consolidato e in corso”. Un virus che ha ucciso 190mila persone in Italia e una cifra tra 7 e 20 milioni nel mondo

Nel viaggio di papa Francesco in Ungheria di fine aprile non poteva mancare un richiamo possente alla pace. Lo ha fatto con una domanda: "Pensando alla martoriata Ucraina mi chiedo dove sono gli sforzi creativi di pace?". (foto Vatican Media / Sir)

L'ultimo rapporto di Save the Children, “Non è un gioco”, lancia un allarme Italia: 336mila ragazzini tra 7 e 15 anni, pari al 6,8% della popolazione di quella età (1 minorenne su 15), ha avuto esperienze lavorative. Il che comporta abbandono scolastico oggi e, domani, incertezza lavorativa

Di fronte alla evidente complessità della questione il raziocinio (“non possiamo accoglierli tutti”) e lo slancio umanitario (“non si possono lasciare in mare”) devono necessariamente prendersi in reciproca considerazione e venirsi incontro.

Sono questi i giorni in cui si ricorda anche il sessantesimo anniversario della Pacem in terris (11 aprile 1963), scritta dal papa santo Giovanni XXIIIUn’enciclica che celebrò quello che, prima del 24 febbraio 2022, era stato il momento più critico del secondo dopoguerra, quando per la crisi di Cuba la minaccia nucleare si era fatta tanto reale da indurre il papa ad un estremo appello, allora fortunatamente accolto da Kennedy e da Kruscev.

Carissimi fratelli e sorelle, non è facile neanche quest’anno farsi gli auguri per una buona e Santa Pasqua... La tentazione di credere che tutto sia perduto e che non ci sia più speranza per l’umanità è davvero costante... Ma un cristiano non può ragionare così!

 “Se i paesi d’Europa oggi non condividono questo principio etico della pace – ha dichiarato papa Francesco- allora vuole dire che si sono allontanati dal sogno originario”. Come a dire, che non si può essere europei senza amare la pace, senza averla come meta prima e ultima, come bene supremo indiscutibile e irrinunciabile. Questo sì, da esportare.

Bambini bottino di guerra e ragazzini come futuri soldati forzati sono abomini che non si commentano. Auguriamoci che ad esprimersi possano essere i giudici del Tribunale dell’Aja. Auguriamoci che il mandato di cattura internazionale emesso contro Putin possa portarlo a rispondere di quanto commesso in modo che emerga ogni responsabilità rispetto alle accuse

Iran: oltre cinquemila studentesse avvelenate a scuola. Afghanistan: scuole chiuse per le bambine.  Che cosa temono coloro che governano le citate nazioni da una donna che studia? E quanto avrebbero piuttosto da temere il lasciare nell’ignoranza la metà delle popolazioni che guidano e le madri dei figli che faranno nascere?

Se ogni epoca ha i suoi orrori questi sono quelli a nostro carico e di fronte ad ogni orrore c’è chi lo subisce, chi lo perpetra e chi resta a guardare. Ma ci deve essere anche chi trova il modo di dire che così non va e indica o cerca la via o invita a cercarla per cambiare le cose con l’urgenza delle priorità.

Dopo la frenesia di giorni di incontri, tra i leader del mondo, il mondo ritorna al punto di partenza, come in un infinito gioco dell’oca, che non sa giungere all’ultima casella: quella con la scritta pace.

La superficialità è una tentazione demoniaca che affascina tutti e che, non troppo alla lunga, toglie il gusto della propria libertà e del proprio impegno. Di fatto, essa rende inconsistente ogni sforzo.

Un febbraio di tristi bilanci a tre anni dall'inizio della pandemia, ad un anno dall'inizio della guerra e alle prese con un post terremoto in Turchia e Siria che non arresta l'ascesa del numero delle vittime

L’Unione europea, nella persona della commissaria per i diritti umani Dunija Mijatovci, ha scritto una lettera all’Italia, indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A muoverla le ultime decisioni riguardo i migranti: fatti sbarcare dopo giorni di navigazione in porti del centro nord della penisola. 

Il festival si incastona quest’anno tra due giornate che ricordano gli orrori di cui gli uomini sono stati capaci: quella della memoria il 27 gennaio e quella del ricordo il 10 febbraio. Se le parole contano, se le testimonianze servono, se l’affetto che molti nutrono per la senatrice Segre è vero, allora dimostriamo di aver compreso: non macchiamoci di indifferenza. 

Il papa torna per la quinta volta in Africa: dal 31 gennaio al 5 febbraio visita infatti la Repubblica Democratica del Congo e il Sud Sudan. Terre di guerre continue e popolazioni sfollate e affamate.