Diocesi

Ricco di cinque anni di esperienza come "fidei donum", il missionario don Loris Vignandel è momentaneamente presente in diocesi (339.8241974). Accolto con gioia da numerosi gruppi, lieti di ascoltare le esperienze maturate, portando nel contempo notizie dell’altro sacerdote diocesano don Lorenzo Barro, col quale sta condividendo parte del cammino pastorale in Mozambico.

Sabato 25 giugno, nel tardo pomeriggio, alcune decine di persone si sono radunate alla spicciolata davanti alle Terme di Bibione poco prima della partenza del Pellegrinaggio dedicato alle famiglie, verso la parrocchia di S. Maria Assunta. Il Rosario meditato ha scandito il percorso del variegato gruppo lungo le vie del centro e, all’arrivo in chiesa, l’Eucaristia esposta ne ha accolto i partecipanti.

Sono trascorsi oltre cento giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, oltre cento giorni dall’inizio dell’esodo di massa di un popolo, esodo per milioni di persone, e bisogna risalire ai tempi bui della seconda guerra per trovarne di analoghi. Questa tragica vicenda ha coinvolto tutta l’Europa è naturalmente anche il territorio della nostra diocesi.

Don Gabriele si è unito al gruppetto di sacerdoti che da diverse altre diocesi del Triveneto lavorano in un’unica diocesi, quella di Chang May, nel nord della Thailandia. Si tratta di un progetto che le diocesi del Triveneto stipularono oltre vent’anni fa con la Conferenza Episcopale Thailandese, una bella esperienza di chiese sorelle che si vogliono bene.

“Torniamo al gusto del pane per una Chiesa eucaristica e sinodale” è il tema del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, che si terrà dal 22 al 25 settembre 2022 a Matera. Intanto il Convegno dei Ministri Straordinari della Comunione si è svolto in diocesi sabato 18 giugno al Santuario di Madonna di Rosa.

Il 28 e il 29 maggio al Monastero della Visitazione. Il 28 alle 10.30 celebrazione ocn il Vescovo pellegrini e alle 20.30 Veglia di preghiera animata dal Seminario diocesano; il 29 alle 16.30 incontro di preghiera

Il Servizio per la Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili è stato istituito nella Diocesi di Concordia - Pordenone nel dicembre 2019 con un decreto del Vescovo Mons. Giuseppe Pellegrini, con cui si dava attuazione alle prescrizioni contenute nel Motu Proprio di Papa Francesco "Vos estis lux mundi".

Si possono segnalare presso la Cancelleria Vescovile i nomi di alcuni possibili candidati al riconoscimento diocesano denominato “Medaglia di Santo Stefano”. Si tratta di una “onorificenza”, conferita ad alcune persone benemerite, presenti nel territorio della Diocesi di Concordia Pordenone. Le segnalazioni vanno conferite entro il 31 maggio (nella foto i premiati 2021)

Quest’anno si vogliono affrontare le tematiche della pandemia con lo sguardo di chi, in questi ultimi anni, è stato ancora di più dimenticato, di quelle donne e quegli uomini che la stanno vivendo come un ulteriore ostacolo a una vita dignitosa. Titolo "Uno sguardo oltre"

Lunedì 2 maggio, nella sala conferenze "Teresina Degan" all’interno della Biblioteca Civica di Pordenone, in piazza XX Settembre, si aprirà, alle ore 17.00, il convegno "Il lavoro che cambia. La responsabilità sociale d’impresa come opportunità di sviluppo", organizzato dalla cooperativa sociale Nuovi Vicini, il braccio operativo della Caritas diocesana.

Prolusione del Prefetto del Dicastero per il Clero, S.E. Mons. Lazzaro You Heung Sik dal Vaticano e relazione dello storico prof. Agostino Giovagnoli dall’Università Cattolica. Sarà presentato il III Volume sulla storia del Seminario del prof. Bruno Fabio Pighin.

Presenti anche i Vescovi Ovidio Poletto e Livio Corazza. A conclusione la consegna dei Diplomi di Baccalaureato a 10 studenti dello Studio Teologico. 

Dimenticata in Occidente, la malaria fa ancora migliaia di vittime in Africa. Medici con l’Africa Cuamm rinnova il suo impegno con un grande progetto in Uganda

Sono più di 600 i pellegrini della nostra Diocesi (300 con la proposta diocesana e altrettanti con gruppi autonomi) che nella giornata di Pasquetta giungono a Roma all’incontro con papa Francesco in Piazza San Pietro.
Sono adolescenti, accompagnati da catechisti, educatori, capi scout e sacerdoti, che hanno accolto l’invito a mettersi in cammino per ritrovarsi a Roma assieme a più di 50.000 persone.

 

Carissimi, l’annuncio della gioia pasquale risuona forte anche oggi.  La vita ha vinto la morte, la disperazione e la paura. “Dov’è o morte, la tua vittoria! Dov’è o morte, il tuo pungiglione” (1Corinzi 15,55), dirà san Paolo. La morte che sembrava trionfare à stata definitivamente sconfitta dall’amore di Dio per noi.

 

Oggi siamo chiamati a sostare in silenzioso raccoglimento davanti all’amore di Dio che per liberarci dal peccato e dalla morte ci ha donato il suo Figlio morto in croce per noi. La croce è pertanto la sintesi della nostra fede e la fonte della nostra speranza. Essa ci dice che nel mondo c’è un amore più forte della morte, più forte delle nostre debolezze e dei nostri peccati.

Il Vescovo Giuseppe Pellegrini: Al centro del nostro cammino sacerdotale ci sia l’ascolto degli altri che siamo chiamati a servire. Alla messa presente anche il Vescovo Emerito SE mons. Poletto, tutti i sacerdoti e diaconi e religiosi/e della Diocesi. Ricordati i sacerdoti di cui ricorrono gli anniversari di ordinazione. 

Nel suggestivo parco del Seminario, come in un pellegrinaggio, si è snodato il dolente corteo stazione dopo stazione. Si è pregato, si è cantato, si è dato spazio a robuste riflessioni suggerite dalla compianta madre badessa Anna Maria Cànopi; anche la comunità ucraina era presente e ha pregato nella propria lingua e ancor più - nonostante l’idioma sconosciuto - l’emozione coglieva gli astanti perché a tutti era chiaro il passaggio nel quale si invocava Maria, madre della pace.