Dal cimitero Rome War Cemetery di Testaccio, in suffragio dei fedeli defunti: “Tanti innocenti morti, tanti soldati che lasciano la vita lì.E questo perché sempre la guerra è una sconfitta, sempre. Non c’è vittoria totale: uno vince sull’atro, ma dietro c’è la sconfitta del prezzo pagato”.
La “vera santità” ha due caratteristiche, “è un dono – è un regalo, non si può comprare – e al tempo stesso è un cammino”. Lo ha detto il Papa prima dell’Angelus per la Solennità di Tutti i Santi.
Che nessuno abbandoni la possibilità di fermare le armi. Cessi il fuoco! Padre Ibrahim Faltas – l’ho ascoltato poco fa nel programma “A Sua Immagine” – padre Ibrahim diceva: “Cessate il fuoco! Cessate il fuoco!”.
Il papa ha presieduto la preghiera per la pace in San Pietro. Prima si è recitato il Rosario, poi il Papa ha rivolto a Maria, regina della pace, la sua preghiera accorata
“Stiamo pensando a questo. Sono qui e sono stati ricevuti a livello italiano. Ancora non si è presa una decisione definitiva, ma penso che entro oggi si deciderà”. Così il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha risposto ad una domanda dei giornalisti su un possibile incontro del Papa con i familiari degli ostaggi, nell’ambito della crisi tra Israele e Hamas, a margine di un convegno in Campidoglio sul cardinale Achille Silvestrini.
Dalla storica intuizione di Giovanni Paolo II da cui ebbe inizio lo Spirito di Assisi, alla preghiera per la pace in risposta agli attentati alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Passando per papa Benedetto XVI all’impegno costante di papa Francesco. Dalla Siria, al Sud Sudan, fino alla “martoriata Ucraina”. I momenti storici che hanno messo alla prova l’umanità e la voce dei Papi e dei leader mondiali delle religioni per la pace. Perché malgrado la guerra in Ucraina non sia finita e un accordo di pace sembra sempre più lontano, il mondo deve fare i conti con un nuovo conflitto, quello in Medio Oriente, tanto cruento quanto sanguinoso
Venerdì prossimo, 27 ottobre, ho indetto una giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza, e che quella sera alle ore 18.00 in San Pietro vivremo un’ora di preghiera per implorare la pace nel mondo.
19 ottobre: Papa Francesco, nella preghiera in piazza San Pietro per i migranti e i rifugiati, con i partecipanti al Sinodo, ha chiesto di "impegnarsi ad allargare i canali migratori regolari" per chi scappa da guerra e terrorismo, spesso vittima di criminali senza scrupoli che speculano sui loro sogni. "Accogliere, proteggere, promuovere e integrare" è una "responsabilità a lungo termine"
Papa Francesco al termine della udienza di mercoledì 18 ha rivolto un appello per evitare una catastrofe umanitaria a Gaza e far tacere le armi, evitando l'allargamento del conflitto. Il 27 ottobre una Giornata di digiuno, preghiera e penitenza “per implorare la pace nel mondo”. "Continuiamo a pregare per la pace nel mondo, e non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina”
“Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata”, l’appello di Francesco: “Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria. Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi"