La vicinanza al popolo iraniano colpito dall'attentato di tre giorni fa, il ricordo del 60 dall'abbraccio tra Paolo VI e Atenagora. Francesco ha anche chiesto di pregare «per la pace, per la pace in Medio Oriente, in Palestina, in Israele, in Ucraina, in tutto il mondo. Tante vittime delle guerre, tanti morti, tanta distruzione. Preghiamo per la pace»
Papa Francesco ha concluso la prima udienza generale del 2024 - il 3 gennaio - ribadendo che "la guerra è una pazzia" e "sempre una sconfitta". "Nessuno di noi è a posto, tutti siamo peccatori", ma "Gesù perdona tutto", il tema della catechesi, dedicata al combattimento spirituale.
Il grazie al presidente Mattarella, l'apprensione per il Nicaragua, l'attenzione alla pace e alle manifestazioni ad essa legate
Straordinario il monito di Francesco: “E ogni società ha bisogno di accogliere il dono della donna, di ogni donna: di rispettarla, custodirla, valorizzarla, sapendo che chi ferisce una sola donna profana Dio, nato da donna”.
Un anno fa Papa Benedetto XVI concludeva il suo cammino terreno, dopo aver servito con amore e sapienza la Chiesa. Sentiamo per lui tanto affetto, tanta gratitudine, tanta ammirazione. Dal Cielo ci benedica e ci accompagni. Un applauso a Benedetto XVI!
Il messaggio di Papa Francesco per la 62a Giornata mondiale della pace ha per titolo "Intelligenza artificiale e pace" e ancora una volta ci stupisce per il suo saper guardare oltre e avanti e il suo indicarci la via
Il Pontefice all’udienza generale di oggi, nell’Aula Paolo VI, ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, incentrando la sua riflessione sul tema “Introduzione: custodire il cuore”
L'appello del Papa nel messaggio natalizio, pronunciato prima di impartire la Benedizione “Urbi et Orbi”: “Il mio pensiero va poi alla popolazione della martoriata Siria, come pure a quella dello Yemen ancora in sofferenza. Penso al caro popolo libanese..”. Quindi Francesco implora “la pace per l’Ucraina”, rinnovando “la nostra vicinanza spirituale e umana al suo martoriato popolo”.
Papa Francesco ha cominciato l'omelia della Messa nella notte di Natale con un pensiero alla tragica attualità della guerra. Dio "non usa la bacchetta magica, non è il dio commerciale del 'tutto e subito'". "Riscopriamo il senso dell'adorazione" (foto Vatican Media Sir)
Un Natale per prendersi cura degli altri, con gentilezza secondo lo stile di Dio e nella sobrietà