La Parola del Papa

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Papa Francesco al termine della udienza di mercoledì 18 ha rivolto un appello per evitare una catastrofe umanitaria a Gaza e far tacere le armi, evitando l'allargamento del conflitto. Il 27 ottobre una Giornata di digiuno, preghiera e penitenza “per implorare la pace nel mondo”. "Continuiamo a pregare per la pace nel mondo, e non dimentichiamo di pregare per la martoriata Ucraina”

“Le vittime aumentano e la situazione a Gaza è disperata”, l’appello di Francesco: “Si faccia, per favore, tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria. Inquieta il possibile allargamento del conflitto, mentre nel mondo tanti fronti bellici sono già aperti. Tacciano le armi"

“È diritto di chi è attaccato difendersi, ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti”. “Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi – il monito del Papa al termine dell'udienza di mercoledì 11 ottobre- ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità”

In questo mese di ottobre, dedicato, oltre che alle missioni, alla preghiera del Rosario, non stanchiamoci di invocare, per l’intercessione di Maria, il dono della pace sui molti Paesi del mondo segnati da guerre e da conflitti; e continuiamo a ricordare la cara Ucraina, che ogni giorno soffre tanto, tanto martoriata.

“Di fronte alla crisi climatica non reagiamo abbastanza". No ai negazionismi. E' tempo di cambiare.  la crisi climatica "una malattia silenziosa che colpisce tutti noi". "Non possiamo più fermare gli enormi danni che abbiamo causato. Siamo appena in tempo per evitare danni ancora più drammatici". (foto Vatican Media /Sir)

Papa Francesco: “La Chiesa non si lascia dettare l’agenda dal mondo”. Papa Francesco ha aperto il Sinodo sulla sinodalità, davanti a 25mila persone, chiedendo ai 365 membri sinodali di "essere una Chiesa che guardia con misericordia l'umanità". Una Chiesa ospitale, "dalle porte aperte a tutti". "Il Sinodo non è un parlamento, protagonista è lo Spirito Santo". No a una Chiesa "rigida, tiepida, stanca". "Siamo un popolo di peccatori perdonati" (foto Vatican media / Sir)

l Santo Padre la sera di sabato 30 settembre ha tenuto la sua meditazione nella Veglia ecumenica "Together", davanti a 18mila persone che per otto minuti hanno pregato in silenzio. Soffermandosi sull'importanza del silenzio nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani, quello di Bergoglio è stato un monito preciso a salvaguardare lo spazio sacro del silenzio anche nel Sinodo che inizia il 4 ottobre, caratterizzato dall'ascolto: "Ascolto di Dio, fino a sentire con lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama". In processione da San Giovanni in Laterano a San Pietro oltre 4mila giovani

Papa Francesco ha aperto il suo nono concistoro chiedendo al Collegio cardinalizio di "assomigliare ad una orchestra" e di adottare uno stile sinodale. "Evangelizzatori ed evangelizzati, e non funzionari". "La Chiesa non vive di rendita". "Prima di essere apostoli, prima di essere sacerdoti, vescovi, cardinali, siamo Parti, Medi, Elamiti". "La fede viene trasmessa in dialetto".  Con le 21 nuove porpore il Collegio Cardinalizio è composto di 242 cardinali, di cui 137 elettori e 105 non elettori