Giornata per la carità del Papa: il 30 giugno per “sostenere le necessità dei fratelli”
“Il Giubileo sarà un tempo di grazia nel quale apriremo la Porta Santa, perché tutti possano varcare la soglia di quel santuario vivente che è Gesù e, in lui, vivere l’esperienza dell’amore di Dio che rinvigorisce la speranza e rinnova la gioia”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa per la festa dei santi Pietro e Paolo presieduta nella basilica di San Pietro
L’Obolo è una donazione che viene fatta al Papa, come successore di Pietro, perché possa aiutare i tanti bisognosi del mondo
Continuiamo a pregare per la pace, specialmente in Ucraina, Palestina, Israele.
Uno dei principali temi su cui ha insistito il Papa è stato quello di adoperarci per la pace perché quanto sta accadendo con la guerra in Ucraina, ma anche con quella in Israele e a Gaza, è un grande dramma”. È mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece) a raccontare al Sir
Papa Francesco ha concluso l'udienza di oggi, dedicata ai Salmi, con un ennesimo appello per la pace. Nella Giornata mondiale del Rifugiato, l'invito "ad accogliere, promuovere, accompagnare e integrare quanti bussano alle nostre porte". Infine, l'esortazione a pregare per il "caro popolo cinese"
Il Congo, l'Ucraina, il Sudan, il Myanmar, la Terrasanta: l'appello perché si fermino le armi
Papa Francesco, il primo Pontefice a partecipare ad un G7, è intervenuto alla sessione dedicata all'intelligenza artificiale mettendo in guardia i grandi della Terra dal predominio del "paradigma tecnocratico" e chiedendo una "sana politica" per favorire il "buon uso" degli algoritmi. "Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano". No alle "armi letali autonome" nei conflitti. Si sta perdendo "il valore e il significato della categoria di persona umana" (foto Vatican Media / Sir)
“Non dimentichiamo la martoriata Ucraina, Palestina, Israele. Non dimentichiamo il Myanmar e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace. Oggi ci vuole la pace. La guerra sempre, dal primo giorno, è una sconfitta. Preghiamo per la pace"
Dopodomani, in Giordania, si terrà una conferenza internazionale sulla situazione umanitaria a Gaza, convocata dal Re di Giordania, dal Presidente dell’Egitto e dal Segretario Generale delle Nazioni Unite. Mentre li ringrazio per questa importante iniziativa, incoraggio la Comunità internazionale ad agire urgentemente, con ogni mezzo, per soccorrere la popolazione di Gaza stremata dalla guerra. Gli aiuti umanitari devono poter arrivare a chi ne ha bisogno, e nessuno lo può impedire.