Il ricordo di un anno domani dall'attacco terroristico contro la popolazione in Israele
Oggi, 4 ottobre, seconda giornata dei lavori del Sinodo dei vescovi, alla preghiera iniziale della Congregazione generale mattutina era presente anche il Papa in Aula Paolo VI, e ha ricevuto gli auguri di buon onomastico cantati in coro dalle madri e padri sinodali riuniti in Vaticano fino al 27 ottobre. Al termine della preghiera iniziale, il card. Mario Grech, segretario della Segreteria generale del Sinodo, ha fatto gli auguri a tutti i Francesco e Francesca presenti, nel giorno della festa del patrono d’Italia.
Il Papa ha concluso l'omelia della messa di apertura della sessione conclusiva del Sinodo dei vescovi (2 ottobre) annunciando a sorpresa due iniziative di preghiera per la pace il 6 e 7 ottobre. "La Chiesa ha bisogno di luoghi pacifici e aperti", l'auspicio per i lavori che vedranno riunirsi 368 padri e madri sinodali fino al 27 ottobre (foto dal sinodo, Vatican Media /Sir)
Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l’allargamento e l’intensificazione del conflitto in Libano. Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato, e questa guerra ha effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno in Medio Oriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie, preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l’aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina. "E per intercessione di Maria invochiamo da Dio il dono della pace, per la martoriata Ucraina, per la Palestina e Israele, per il Sudan, il Myanmar e tutte le terre ferite dalla guerra" (foto Vatican Media Sir)
Pace, accoglienza dei migranti, responsabilità verso il creato. Sono i temi del viaggio del Papa in Lussemburgo, “Paese dalle porte aperte” chiamato ad essere “modello” in un’Europa in preda agli orrori della guerra. Nel pomeriggio l’incontro con la comunità cattolica del Lussemburgo (Foto Vatican Media/Sir)
Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi alle tentazioni di Gesù nel deserto. "Col diavolo non si dialoga, lo si scaccia". Al termine, il Papa ha esortato a pregare per la pace e per tutti i paesi martoriati dalla guerra, definendo "inaccettabile" l'escalation in Libano.
E non dimentichiamo le guerre che insanguinano il mondo. Penso alla martoriata Ucraina, al Myanmar, penso al Medio Oriente. Quante vittime innocenti! Penso alle mamme che hanno perso figli in guerra. Quante giovani vite stroncate!
apa Francesco ha visitato per la prima volta l'Oceania chiedendo “pace per le nazioni e per tutto il creato”. L’incontro con i fedeli di Vanimo e con i bambini di strada e disabili. Ai missionari la richiesta di essere “vicini alle periferie”. Ai giovani: “nella vita l’importante non è non cadere, ma non rimanere caduto" (foto Vatican Media / Sir)
“Diffondere ovunque, attraverso l’amore di Dio e dei fratelli, la bellezza del Vangelo di Cristo!”. È l’invito del Papa ai fedeli della diocesi di Vanino e, attraverso di loro, a tutta Papua Nuova Guinea, seconda tappa del suo viaggio apostolico a cavallo di Asia e Oceania (foto Vatican Media / Sir)
Papa Francesco ha concluso la prima tappa del suo viaggio in Asia e Oceania esortando gli abitanti dell'Indonesia ad essere "seminatori di pace e di speranza" e a "fare chiasso". L'incontro interreligioso nella più grande moschea asiatica e la firma della Dichiarazione congiunta di Istiqlal, per “sconfiggere la cultura della violenza e dell’indifferenza che affligge il nostro mondo” (foto Vatican/Media Sir)