Gesù è consapevole di essere tradito da Giuda, ma non cerca di difendersi o di trovare una via d’uscita. Rimane nel cenacolo e lascia ai suoi discepoli due messaggi importantissimi. Il primo è la chiave interpretativa di tutto il suo apostolato e del mistero pasquale che lo attende. La parola chiave che fornisce la lente con cui leggere il tutto è il verbo “glorificare”. Il secondo messaggio riguarda l’eredità essenziale di tutta la sua opera. La parola chiave è “amare”.
Gesù è il Buon Pastore: nessuno può strappare il discepolo dalle mani di Gesù, che sono le mani del Padre. L’esperienza di salvezza è gratificante per il discepolo, ma contiene una verità sublime.
Gesù prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto
Tutti e quattro gli evangelisti narrano che alla mattina del primo giorno della settimana (la nostra domenica), sono le donne a scoprire il sepolcro vuoto.
E' la domenica della lettura della "Oggi con me sarai in paradiso"
Il perdono al singolo e alla comunità
Il padre del Figlio prodigo: "Facciamo festa: mio figlio era morto ed è tornato in vita"
Gesù è diretto: No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo"
Come la Trasfigurazione anche l’alleanza di Dio con Abramo avviene di notte. Come gli Apostoli si abbandonarono al sonno così anche Abramo si abbandonò al torpore. Come gli Apostoli videro la luce della Trasfigurazione, anche Abramo vede la luce di Dio passare in mezzo alle vittime del sacrificio e concludere l’alleanza