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La grande alleanza tra l’uomo e il Creato

La pandemia è nata piano piano, la catastrofe ha prima interessato il mondo animale. Nelle maglie della pandemia è poi finita anche l’umanità, con il cosiddetto salto di specie: quasi di colpo, all’improvviso.

La grande alleanza tra l’uomo e il Creato

La natura in se stessa si presenta di una levatura straordinaria.
La sua bellezza è incontrollabile come la sua grandezza; è potente e fortissima, capace di affrontare ogni avversità con le sue leggi, apparentemente spietate, inesorabili soprattutto con l’uomo.
Una potente inspiegabile forza sta attraversando tutti i Paesi del mondo; non fa rumore, non si sente, eppure pare tenere sveglia l’umanità.
La pandemia è nata piano piano, la catastrofe ha prima interessato il mondo animale.
Nelle maglie della pandemia è poi finita anche l’umanità, con il cosiddetto salto di specie: quasi di colpo, all’improvviso.
E l’uomo si è scoperto nudo, come un nuovo Adamo.
Il tema della salute, dei singoli e dei popoli, avevamo sognato fosse ormai retaggio dei Paesi poveri, e invece riguarda la modernità tutta.
La pandemia ci ricorda che siamo tutti soggetti al male fisico.
L’unica arma finora in nostro possesso contro il coronavirus è prevenire il contagio.
Occorre che anche la scienza, e quella medica in particolare, abbia il suo spazio di ricerca e adeguati finanziamenti, per la sperimentazione di nuovi vaccini prodotti in laboratorio e l’utilizzo di farmaci già in commercio per altre malattie.
Anche l’economia ha dovuto piegarsi a questo nuovo modo dell’uomo di esser presente ed interagire col mondo.
Non più tutto e subito, non più sempre di corsa, ma procedure di sicurezza lunghe che dilatano i tempi di esecuzione di qualunque lavoro.
Ecco allora che i costi di produzione non potranno che aumentare, quindi occorrerà risvegliare e modernizzare tutto il modo di produrre nel mondo.
Ma anche questo è frutto a sua volta della capacità dell’uomo, il quale deve rinunciare a ciò che non è efficiente, per mantenere gli equilibri economici tra i vari Paesi.
Di fatto, occorre operare delle migliorie nel lavoro in tutti i settori.
Bisogna ottimizzare le risorse in campo, con un occhio all’ambiente e uno agli sprechi.
Occorre nello stesso tempo tenere in considerazione il valore dell’uomo che dal punto di vista etico è altamente più importante.
Infine, va notato che i vari Paesi del mondo non sono semplicemente degli organismi di governo per produrre merci, ma servono per mettere in luce e migliorare anche tutte le vie etiche dell’esistenza.
L’umanità dovrà imparare che la produzione industriale, la finanza, il profitto non salvano, e non servono al suo benessere quanto il rispetto dell’ambiente.
E, infatti, abbiamo vissuto sulla nostra pelle come una minuscola particella si può far beffe dell’uomo in ogni momento.
La distruzione dell’ecosistema ha abolito le barriere tra l’uomo e gli animali, e di conseguenza anche le malattie si trasmettono da una specie all’altra.
Secondo i maggiori esperti internazionali, il passaggio è legato al commercio di animali selvatici, a cui si aggiunge la distruzione dell’habitat per mano umana –pensiamo alla deforestazione- che rompe gli equilibri della terra e annulla ogni tipo di barriera naturale.
E’ necessario un nuovo rapporto, una nuova alleanza tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, il creato.

La grande alleanza tra l’uomo e il Creato
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