Veneto Orientale
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Loncon, cinquant’anni fa morì improvvisamente Mons. Zovatto

Il 6 maggio 1971 a 60 anni d’età. Fu preside del Ginnasio-Liceo Marconi di Portogruaro

Mons. Paolo Lino Zovatto era originario di Loncon di Annone Veneto

Cinquanta anni fa, il 6 maggio 1971, moriva improvvisamente a 60 anni mons. Paolo Lino Zovatto, sacerdote e professore, originario di Loncon di Annone Veneto, docente di Archeologia Cristiana all’Università di Padova, e prima, dal 1945 al 1964, preside del Ginnasio-Liceo Marconi di Portogruaro. Lo scomparso ricevette il tradizionale saluto accademico nell’antico cortile del "Bo" a Padova e l’omaggio dei marconiani nella chiesa di San Luigi, annessa al Collegio. Le esequie si svolsero nel Duomo di Portogruaro, alla presenza del vescovo Vittorio De Zanche, con clero diocesano, familiari, autorità, insegnanti, allievi e molti cittadini. Il celebrante mons. Abramo Freschi, amministratore apostolico, ricordò il defunto esaltando "il suo contributo di cultura cristiana" che giovò a "confermare la Fede del nostro popolo". La salma venne accolta nel cimitero di Annone Veneto. (Il Popolo del 16 maggio 1971).

Il nostro settimanale, con il quale Paolo Lino Zovatto collaborò intensamente, diede costante riscontro del suo operato, a partire dalla prima Messa celebrata il 4 luglio del 1943 a Loncon: ordinato sacerdote con i Salesiani, fu accolto festosamente dai parrocchiani. L’omelia fu tenuta dal direttore dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine. Nel pomeriggio, il vescovo Luigi Paulini, salutato da un allegro scampanio, portò la sua benedizione al novello sacerdote e alla popolazione in festa. Da altre fonti si ricava che l’anziano presule si fece condurre in automobile dall’episcopio di Portogruaro a Loncon per ricucire i rapporti con "don Lino", un brillante studente, che nel 1933, al terzo anno di Teologia, era stato allontanato dal Seminario di Pordenone perché, forse, i suoi interessi culturali per l’archeologia e l’arte erano ritenuti troppo "secolareschi".

Paolo Lino Zovatto si rivolse allora ai Salesiani per il noviziato ed il tirocinio e, data la sua preparazione, fu subito chiamato ad un intenso insegnamento per una decina d’anni presso i collegi "Don Bosco" di Este, Verona e Pordenone, fino al 1944. Tra il 1937 ed 1941 si iscrisse a Lettere a Padova laureandosi con una tesi sulle "Antichità Cristiane di Verona". Conclusi gli studi teologici, il 24 giugno 1943 fu ordinato dal vescovo di Padova in un gruppo di 33 sacerdoti salesiani, alcuni provenienti dalla nostra Diocesi.

L’Italia stava subendo la tragedia della seconda guerra mondiale. Nel gennaio 1945, don Paolo Lino scrisse al vescovo Vittorio D’Alessi una lunga lettera chiedendo di "rientrare al servizio della Diocesi" per svolgervi il servizio sacerdotale, continuando a coltivare gli studi d’arte e di archeologia cristiana anche "per dilatare l’apostolato". A guerra conclusa, mons. D’Alessi, d’intesa con i superiori Salesiani, lo riaccolse affidandogli, a partire dall’ottobre 1945, la presidenza del Ginnasio-Liceo vescovile Marconi di Portogruaro. Dal 1949 presiedette lungamente la Commissione diocesana d’Arte sacra. Nel 1950, d’intesa con Giovanni Brusin, Soprintendente per le Antichità delle Venezie, avviò gli scavi presso la Cattedrale di Concordia, scoprendo il complesso paleocristiano del quarto secolo, testimonianza di Fede della prima comunità cristiana della Diocesi.

Fonte: Redazione Online
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