Classe neroverde, i calciatori interrogati dai bambini
E bomber Strizzolo promette una dedica al prossimo gol
L’attività di Classe Neroverde, il progetto scuole del Pordenone Calcio, non si ferma. E si adatta ai tempi, presentandosi sui canali social del club in versione video “home edition”.
Bambine e bambini della scuola dell’infanzia Melarancia hanno preparato domande (e disegni) per i calciatori della Prima squadra, che hanno così risposto dalla propria abitazione. L'attaccante Riccardo Bocalon è stato “interrogato” su come si sta in questo periodo, il trequartista Luca Tremolada su come ci si allena in casa, il centrocampista Roberto Zammarini su come ci si alimenta, il difensore Michele De Agostini su come si gioca con i figli, bomber Luca Strizzolo sulla ripresa delle partite (con promessa di dedica ai bambini del prossimo gol) e capitan Mirko Stefani su quando i piccoli tifosi potranno riabbracciare i loro beniamini. Distanti ma uniti.
COS’È CLASSE NEROVERDE? Un progetto che vede coinvolte 11 scuole (9 primarie e 2 dell’infanzia), per un totale di 92 classi e 2 mila fra alunni e alunne. Con particolare attenzione allo sviluppo del calcio femminile e all’inclusione sociale attraverso il gioco. Il Pordenone, d’intesa con l’Ufficio E.F.P. Scienze Motorie di Pordenone, in collaborazione con dirigenti scolastiche e insegnanti, porta nelle classi cultura sportiva e civica, rispetto dell’ambiente, attenzione a riutilizzo e al riciclo, formazione di un consumatore consapevole. Un progetto “di squadra”, che si avvale della partecipazione di partner importanti come Dolomia, FriulAdria Crédit Agricole, Gea, Illiria e Casa di Cura Giovanni XXIII. La collaborazione con queste realtà permette di rendere più efficace il messaggio generale della sostenibilità e della promozione di corretti stili di vita.
Il programma di Classe Neroverde, progetto premiato con il Best Practice della Figc e presentato come (unico) modello nazionale dalla stessa Figc all’UEFA Share di Coverciano nel 2019, si completa di visite guidate al centro sportivo De Marchi (per le scuole dell’infanzia) e dalla presenza dei calciatori nelle scuole per le feste di fine “lezioni”.
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