Pordenone
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Il gioco di ruolo per sensibilizzare sulla tutela del diritto umanitario nei conflitti

Una simulazione di violazioni dei diritti umani, di conflitti armati e di soccorsi: il Raid Cross della Croce Rosse Italiana coinvolgerà gli studenti del Liceo Leopardi Majorana sabato 14 ottobre 

Simulazione soldati feriti Raid Crosso Lazio 2018_Cri

Sulla scia delle “Gare DIU” effettuate lo scorso 22 aprile al parco di San Valentino, il Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone e il Comitato della Croce Rossa Italiana di Pordenone proseguono la stretta collaborazione che li vede impegnati nella massima diffusione, tra i giovani studenti, delle principali regole del Diritto Internazionale Umanitario. 

Sabato 14 ottobre al suono della campanella le classi 4Cu e 4Eu, suddivise in 5 squadre si cimenteranno in un gioco di ruolo che simula un conflitto armato. Prigionia, salvataggio di soldati feriti, immedesimazione in cecchini scelti, piuttosto che gestione di un vero e proprio quartier generale militare, saranno le mansioni che dovranno svolgere i ragazzi, sotto stretta sorveglianza del personale CRI specializzato nell’attività. A tutto ciò si aggiungeranno stazioni che definiranno il ruolo determinante che ha il Comitato Internazionale della Croce Rossa all’interno delle situazioni belliche. Durante le 7 stazioni il partecipante è messo nelle condizioni di dover prendere continuamente delle decisioni relative al proseguimento del conflitto armato in essere, ma queste devono essere sempre coerenti con quanto consentito dalle regole imposte dal Diritto Internazionale Umanitario. Lo scopo è di insegnare ai più
giovani come si possono proteggere la vita e la dignità umana anche durante i conflitti armati. Ad accompagnare i ragazzi in questa avventura, che viene svolta per la prima volta nel territorio pordenonese, ci saranno 32 Volontari specializzati nell’attività e 6 istruttori di Diritto Internazionale Umanitario che coordineranno i momenti di debriefing delle squadre. Il personale CRI proviene da tutto il Friuli Venezia Giulia e in parte anche dal Veneto.
Al termine del gioco verrà simulato un vero e proprio processo, tenuto in seduta plenaria dove verranno “puniti” gli eventuali reati commessi dalle squadre partecipanti.

Fonte: Comunicato stampa
Il gioco di ruolo per sensibilizzare sulla tutela del diritto umanitario nei conflitti
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