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Il vescovo Pellegrini: la fiducia per la Fase2

Il vescovo Pellegrini a Spilimbergo ha invitato alla fiducia e alla coesione per affrontare la Fase2

Parole chiave: Fase2 (3), Vescovo (143), Pellegrini (66), Coronavirus (232)
Il vescovo Pellegrini: la fiducia per la Fase2

 Fiducia, coesione sociale, fede nel Signore via verità e vita. È in questo contesto liturgico, ancora a porte chiuse che il Vescovo ha celebrato in diretta tv nello stupendo scenario del Duomo di Spilimbergo. La prossima domenica, il 17 maggio, è l’ultima a porte chiuse al santuario Madonna di Strada a Fanna. Il 24 maggio invece, a Clauzetto, prima Messa con il popolo contingentato celebrata sempre da mons. Pellegrini (e poi il 31 maggio a Maniago ore 11) sempre in diretta tv.

Ad accogliere il Vescovo, accompagnato come sempre da mons. Orioldo Marson vicario generale, il parroco don Giorgio Bortolotto assieme al cappellano don Giulio Grandis. Nel salutare il Vescovo, don Bortolotto si è fatto portavoce dell’unità pastorale assieme a Spilimbergo, ovvero Gradisca e Barbeano.

«Il suo farsi vicino a noi in questo tempo di distanza – a evidenziato don Bortolotto all’inizio della S. Messa – ci rassicura in profondità, venendo a condividere con l’eucaristia seppur ancora per poco tempo a porte chiuse. Nonostante la bellezza dei mezzi di comunicazione ci siamo sentiti un po’ isolati, ma con la sua presenza ci riconferma nella fede del Signore e nel delicato cammino che ci attende per i prossimi mesi».

 

Il Vescovo, nell’omelia, ha evidenziato i seguenti passaggi riproposti qui in forma di sintesi:

 

-      Riusciremo a superare la crisi sociale ed economica che sta davanti alle nostre famiglie?

-      L'unica cosa che chiede Gesù è di avere fede, fidarsi di Lui è l'unica garanzia di successo, l’importante allora mantenersi saldi nella sequela alla parola del Signore perché l'amore di Dio è fedele e non ci abbandona mai.

-      Questa è la certezza soprattutto in questa “Fase 2” dove non è ancora chiara la meta del futuro.

-      Siamo invitati a fidarci del Signore e a metterci in cammino così come era successo ad Abramo agli inizi della storia della salvezza senza però indicargli quale fosse questa terra

-      Non è facile per nessuno affidarsi completamente al Signore.

-      Ecco allora le domande dei discepoli che ci rappresentano bene e che ci vengono in aiuto e che favoriscono la nostra adesione a Gesù.

-      Le domande di Tommaso sono le nostre in questo tempo di pandemia: “Signore non sappiamo dove vai come possiamo conoscere la via?

-      Le risposte bellissime Gesù ci danno forza: “Io sono la via la verità”

-      Non ci dà un programma fatto di precetti, né una disciplina del corpo, ma una persona che si ama e che siamo invitati anche noi ad amare.

-      Siamo invitati carissimi tutti ad accogliere Gesù nella nostra vita, ad entrare in relazione con lui a fare comunione insieme con lui.

-      Seguendo le sue orme e il suo cammino: non ci sono altre vie che conducono a Dio; lui è l'unica via.

-      Gesù non ha nessuna bacchetta magica o miracolosa, ma ci propone di camminare insieme con lui e di cercare Dio nella quotidianità della nostra vita. La Fede è un cammino passo dopo passo nella vita di ogni giorno e qui siamo invitati a riscoprire la presenza di Gesù che cammina con noi, ci prende per mano e ci invita ad assumere il suo stile di vita fatto di gesti di amore e di accoglienza di prossimità e di servizio verso gli altri in particolare verso i più deboli e bisognosi.

-      Il nostro compito allora che noi abbiamo oggi in questa storia è proprio quello di mostrare il volto di Gesù, assumere anche noi il suo stile di vita di prossimità e di solidarietà.

-      Non sappiamo come sarà il domani, ci sono ancora tante incognite; sappiamo però che non possiamo andare avanti senza la presenza di Gesù.

-      Oggi, infine, un particolare un ricordo speciale a tutte le mamme che sono per noi il segno vivente dell'amore di Dio, di un Dio che ci ha dato la vita e che si ama fino a dare la vita per noi.

-      Oggi il nostro cuore è anche pieno di gioia proprio perché sappiamo che ieri la giovane volontaria Silvia è stata liberata in Somalia dopo due anni circa di prigionia. Siamo vicini a lei e anche a tutte quelle persone che nel mondo soffrono per insegnare che l'amore è la realtà più grande e più bella che da senso alla vita la fede.

 

 

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