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Con Aladura il 18 e 19 novembre: “Mia nonna d’Armenia”

Incontro-testimonianza con la prof.  Antonia Arslan e l'autrice Anny Romand: in Auditorium Vendramini il 18 alle 20.30 e il 19 alle 9

Parole chiave: genocidio (3), Armenia (3), Arslan (4), Aladura (31)
Con Aladura il 18 e 19 novembre: “Mia nonna d’Armenia”

Dopo la preziosa testimonianza di Lidia Maksymowicz, Aladura propone la memoria del genocidio degli Armeni attraverso il diario di una donna armena vissuta nei primi decenni del 1900 e testimone del genocidio armeno. Un prezioso documento che in Francia è stato accostato al diario di Anna Frank

 

“Mia nonna d’Armenia” è il titolo dell’incontro con Antonia Arslan e Anny Romand, che Aladura propone giovedì 18 novembre (ore 20.30) nell’Auditorium Vendramini e venerdì 19 (ore 9.00, stessa sede) per le scuole.

Antonia Arslan è scrittrice e saggista italiana di origine armena.  Autrice di numerosi saggi, è particolarmente conosciuta per il romanzo “La masseria delle allodole” (2004). Anny Romand è scrittrice e traduttrice. Autrice del libro “Mia nonna d’Armenia” (La Lepre Edizioni, 2020).

Nel 2014, riordinando le cose di famiglia, Anny Romand scopre un quaderno di settanta pagine di cui non sapeva nulla. Scritto da sua nonna Serpouhi Hovaghian nel 1915 in armeno, francese e greco, racconta il viaggio di un gruppo di donne e bambini armeni sulle strade dell’Anatolia, verso il deserto e la morte. Nel libro vengono pubblicati alcuni estratti di quel quaderno, in parallelo con le conversazioni che l’autrice aveva con la nonna che l’ha cresciuta. Confrontando il ricordo di quelle conversazioni con le terribili descrizioni del quaderno, Anny Romand rivive l’infinito dolore degli Armeni, filtrato attraverso gli occhi di una bambina. L’innocenza di fronte all’orrore.

“Quando avevo otto anni mia nonna mi raccontava la sua storia, la storia tragica del massacro degli armeni, avvenuto cinquant’anni prima. Ero la sola ad ascoltarla, affascinata e sconvolta. Mia madre era molto contrariata quando ci trovava in lacrime, una nelle braccia dell’altra:

la farai impazzire, questa bambina! …Ma dal racconto di mia nonna emergeva una giovane donna colta, bella, raffinata e libera. Vorrei condividere con voi quel racconto”.

Con Aladura il 18 e 19 novembre: “Mia nonna d’Armenia”
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