Cinema on demand: i titoli della settimana premiano Trieste
Tra i film della settimana visibili on demand di AdessoCinema c'è molta Trieste. Si comincia con Trieste, Yugoslavia di Bozzer, poi Bora su Trieste di Vitrotti e La città di Angiolina con Claudia Cardinale e Claudio Magris tra le comparse
Anche questa settimana tante novità in arrivo su AdessoCinema, la piattaforma online pensata e curata dal Visionario di Udine, Cinemazero di Pordenone e La Cineteca del Friuli (in collaborazione con Tucker Film) con proposte di qualità legate al territorio. Tre nuovi titoli, tre documentari, disponibili online dal 16 aprile, con protagonista indiscussa la città di Trieste.
Questo il link per accedere alla piattaforma online: www.adessocinema.it
Si comincia con “Trieste, Yugoslavia” (3 euro), documentario di Alessio Bozzer sul glorioso passato commerciale della città, quando - dagli anni ’50 fino alla fine degli anni ’80 - Piazza Ponterosso era meta di un pellegrinaggio di massa dalla Yugoslavia, di gente in cerca di bluejeans e caffè, attirata dal miraggio del capitalismo. Una riflessione su una città di confine, tra due stati e tra due sistemi politici.
Il fenomeno atmosferico più caratteristico della città è invece al centro di “Bora su Trieste”, firmato nel 1953 da Gianni Alberto Vitrotti, premiato con il Leone d’Argento a Venezia, nella sezione documentari e cortometraggi, e oggi parte del Fondo Vitrotti conservato alla Cineteca. Per realizzarlo il regista impiegò due anni durante i quali si appostò nei punti più ventosi della città per riuscire a riprendere gli effetti caratteristici e turbinosi della bora, gioia e tormento dei triestini.
“La città di Angiolina: Trieste ai tempi del film Senilità” di Gloria De Antoni e Oreste De Fornari, è invece un’occasione per riscoprire il film Senilità, tratto dal romanzo di Italo Svevo e girato nel 1962 proprio nella città giuliana. Il documentario fa rivivere quei giorni attraverso i ricordi di quanti hanno partecipato o presenziato alle riprese: gli attori Claudia Cardinale e Philippe Leroy, il costumista Piero Tosi, le comparse triestine, lo scrittore Claudio Magris, il critico e sceneggiatore Tullio Kezich. A Lelio Luttazzi è affidato il ruolo di guida sapiente dispensatrice di riflessioni e ricordi sulla Trieste di ieri.
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