Casarsa, dall'11 al 14 settembre la Scuola di PPP
Si tiene dall’11 al 14 settembre 2024, nella sala consiliare del Comune di Casarsa della delizia (Pordenone) a, palazzo Burovich – dove è stata presentata dal presidente del Centro studi Pasolini Marco Salvadori, dal sindaco di Casarsa Claudio Colussi e dal direttore della Fondazione Friuli Luciano Nonis - la settima edizione della “Scuola Pasolini”.
Si tiene dall’11 al 14 settembre 2024, nella sala consiliare del Comune di Casarsa della delizia (Pordenone) a, palazzo Burovich – dove è stata presentata dal presidente del Centro studi Pasolini Marco Salvadori, dal sindaco di Casarsa Claudio Colussi e dal direttore della Fondazione Friuli Luciano Nonis - la settima edizione della “Scuola Pasolini”.
Dedicata al tema Pasolini e l’alterità: incontri etnografici, viaggi, e confronti antropologici , la scuola, organizzata dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, è diretta dai docenti Paolo Desogus della Sorbonne Université Parigi e da Lisa Gasparotto dell’Università di Milano-Bicocca- Atteso incontro annuale di studio sull’opera dello scrittore, qualifica a livello internazionale l’attività del Centro ed è ormai entrata nel novero dei più prestigiosi appuntamenti italiani di alta formazione dedicati a Pasolini.
Le lezioni sono indirizzate a 25 fra studenti, laureati o dottorandi di qualsiasi nazionalità, provenienti da atenei italiani ed europei e si focalizzeranno in particolare sulla produzione letteraria, gli scritti sulla poesia popolare, il romanzo, i racconti di viaggio e la produzione cinematografica riguardante soprattutto i documentari. I docenti chiamati a partecipare alle giornate della scuola svilupperanno sia le connessioni poetiche, politiche ed esistenziali che Pasolini ha intrattenuto con le classi popolari (i contadini, friulani, i borgatari romani, i gruppi sociali dei paesi del terzo mondo), sia i modi e le forme attraverso cui tale rapporto con l’alterità è stato coltivato sotto l’influsso degli studi demologici, etnografici e antropologici. Sarà anche l’occasione per offrire agli studenti della scuola gli strumenti per analizzare le forme espressive legate alla scoperta pasoliniana dell’altro da sé, come ad esempio i dialetti, le parlate, gli artifici stilistici e le forme narrative (regresso, discorso indiretto libero, racconto per appunti
La Scuola Pasolini sintetizza uno degli obiettivi del Centro Studi casarsese, presieduto da Marco Salvadori: coinvolgere attivamente (e far crescere) nell’ attività del Centro stesso studiosi italiani e stranieri nel nome di Pier Paolo Pasolini e in questi anni ha inoltre reso possibile, la nascita di una comunità scientifica e umana che studia un autore chiave del ‘900 per comprendere le trasformazioni contemporanee e le contraddizioni attuali, con l’obiettivo di irradiare conoscenze, nel segno di un sapere che viaggia, che si trasmette.
L’organizzazione della scuola è a cura del Centro Studi Pasolini di Casarsa e si avvale dell’affiliazione all’Équipe Littérature et Culture Italiennes (ELCI) di Sorbonne Université e dell’Università della Calabria – Dipartimento di Studi Umanistici, oltre che del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Casarsa della Delizia e della Fondazione Friuli, che offre il suo particolare supporto fin dalla prima edizione in virtù del fine formativo che persegue questo progetto del Centro studi di Casarsa.
Le lezioni sono indirizzate a 25 fra studenti, laureati o dottorandi di qualsiasi nazionalità, selezionati attraverso un bando e provenienti da ateni italiani ed europei. L’attività di studio suddivisa in sei sessioni, include un laboratorio didattico a cura dei laureati / laureandi, dottorandi e dottori di ricerca che intendono condividere la propria esperienza di studio con i
Come sempre è di altissimo profilo accademico il gruppo di dieci esperti italiani e internazionali che parteciperanno in qualità di docenti all’autorevole masterclass: Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Silvia De Laude (Spazio culturale Ferrobedò, Milano), Stefano Casi (critico teatrale, Università di Bologna), Marco Gatto (Università della Calabria), Raoul Kirchmayr (Università di Trieste), Davide Luglio (Sorbonne Université), Gian Luca Picconi (Università di Genova), Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari Venezia), Giovanna Trento (Università di Johannesburg) antropologa e saggista), Caterina Verbaro (Università di Roma - LUMSA).
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