Avostanis continua mercoledì 14 agosto con “40 anni suonati! Il meglio della Microband”.
Microband, al secolo Luca Domenicali e Danilo Maggio, compie 40 anni e Avostanis la festeggia come già fece in occasione di altri suoi importanti compleanni.
Ha debuttato sabato 10 agosto, a Villacaccia, nell’ambito di Avostanis, rassegna estiva dell’Associazione Culturale Colonos, lo spettacolo “De profundis. Pre Toni Bellina e Oscar Wilde”, due forme di dolore e di amore, metamorfosi del corpo e dell’anima, di e con Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini. Un live-book, nuovo format teatrale, da loro ideato, in cui le opere si fanno “vive”.
Vent’anni fa, nel 2004, usciva dalle stampe friulane “De profundis” di pre Antonio Bellina, a cura dell’Associazione Culturale Glesie Furlane, che quest’anno compie 50 anni di vita. Un libro autobiografico, scaturito dall’esperienza della sofferenza provocata dalla dialisi.
Nel 1905, quasi un secolo prima della pubblicazione di pre Bellina, usciva postumo dalle stampe londinesi “De profundis” di Oscar Wilde. Una lunga lettera scritta da Wilde, nel 1897, dal carcere in cui si trovava da quasi due anni per il reato di sodomia.
Intrigante, spiazzante, illuminante dal punto di vista letterario e umano il collegamento tra le due opere, che Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini hanno saputo interpretare con sensibilità, misura e profondità, coinvolgendo ed emozionando un pubblico numerosissimo e partecipe. Uno spettacolo inedito che infonde una forza nuova e attuale ai due testi, uno nato in marilenghe, l’altro nato in inglese e tradotto da Delpiccolo e Fantini in friulano.
La serata è stata introdotta da Federico Rossi, presidente dell’Associazione Culturale Colonos e direttore artistico di Avostanis, ricordando l’amicizia con pre Toni Belline e il valore della sua figura e scrittura, che trovano un senso nuovo attraverso l’accostamento ardito con Wilde. A conclusione, pre Romano Michelotti, presidente dell’Associazione Culturale Glesie Furlane, ha portato un saluto, ripercorrendo proprio il periodo della dura prova della malattia di pre Toni e ringraziando Martina Delpiccolo e Fabiano Fantini per il lavoro attento e sentito sui testi e nell’interpretazione.
Il programma di Avostanis continua fino a ottobre. Prossimo appuntamento imperdibile: mercoledì 14 agosto con “40 anni suonati! Il meglio della Microband”.
Microband, al secolo Luca Domenicali e Danilo Maggio, compie 40 anni e Avostanis la festeggia come già fece in occasione di altri suoi importanti compleanni.
La storia di questa piccola compagnia teatrale è veramente curiosa ed il Friuli le riserva un ruolo molto importante.
Luca e Danilo si conoscono da bambini a Udine, si perdono di vista, ma si ritrovano da studenti a Bologna. Da lì parte una carriera artistica che, anche grazie ad incontri fortunati come quelli con Renzo Arbore, Pupi Avati e Natalino Balasso, li ha portati a diventare tra i più apprezzati protagonisti del teatro comico musicale a livello internazionale.
Dal 1984 ad oggi sono stati invitati nei più prestigiosi festival internazionali, da Edimburgo a Cannes, da Tokio ed Osaka a Baku e Barcellona, e non manca certo il Friuli.
Per la festa dei 40 anni, fortemente voluta dai Colonos (è del 1992 la loro prima incursione a Villacaccia), Microband ci riserverà diverse divertenti sorprese ed alcune partecipazioni straordinarie.
Nella serata di mercoledì 14 agosto, a partire dalle ore 19.30, sarà presente il servizio ristorazione Fattoria Ruspante Fornâs di Morsano al Tagliamento.
Rimane aperta, durante gli eventi di Avostanis, la mostra inaugurata martedì: “Con gli occhi chiusi” di Roberto Kusterle, a cura di Angelo Bertani.
Guardarsi oltre lo specchio, con gli occhi chiusi, e vedersi mutar in legno, in sasso, in terra. Un ritorno alle origini (liberatorio e a un tempo ansioso) per metamorfosi endogena. La mostra fotografica di Roberto Kusterle (Gorizia, 1948), artista di fama internazionale che ha reso manifesta la sua poetica anche con la pittura, le installazioni, la sceneggiatura e la regia, ci restituisce con i suoi scatti una mutazione di segni, forme, apparenze ed apparizioni, attraverso forme e corpi di ambigua ed enigmatica continuità tra mondo umano, animale e vegetale, esseri colti nel cambiamento.
La metamorfosi in chiave friulana, è il tema di Avostanis, nell’anno kafkiano. Il titolo della trentatreesima edizione della rassegna estiva, Il volt di sede, rimanda a “Il giro di seta”, al momento straordinario in cui «i bachi da seta diventano trasparenti e passano al bosco», come si legge nel dizionario friulano di Giorgio Faggin.
Avostanis 2024, a cura della direzione artistica di Federico Rossi e della direzione organizzativa di Alessio Screm, è un progetto Colonos finanziato da ARLeF e Regione Friuli-Venezia Giulia con il contributo di Fondazione Friuli, il sostegno di Distillerie Nonino e Civibank, in collaborazione con Comune di Lestizza, Comune di Aquileia, Fondazione Pistoletto – Cittadellarte, Associazione Glesie furlane APS, Clape di culture La Patrie dal Friûl APS, Galleria regionale di arte contemporanea L. Spazzapan, Cantina Bulfon di Valeriano.
L’ingresso è libero per tutti gli appuntamenti. Info sul programma completo e aggiornamenti su: www.colonos.it e sui social: Facebook (Associazion Culturâl Colonos) e Instagram (associazionculturalcolonos).
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