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Covid, Italia da Paese incubo ad esempio da seguire. Situazione ok, ma il virus circola

Numeri confortanti, ma in lieve aumento. Mattarella ammonisce: "Non vanificare i sacrifici"

Covid, Italia da Paese incubo ad esempio da seguire. Situazione ok, ma il virus circola

Il virus continua a circolare, anche in Italia.
E aldilà di qualche bizzarra posizione negazionista, dubbi in tal senso non ce ne sono mai stati. Il virus circola ancora: lo dicono chiaramente i numeri che ogni giorno evidenziano l’accertamento di nuovi contagi.
Circola, magari meno, magari in modo diverso, ma c’è ancora.
Numeri che, tra le altre cose, da un po’ di tempo sono in leggera crescita, anche se in misura pur sempre contenuta e controllata.
Cresconono leggermente, rispetto a qualche settimana fa, i nuovi positivi, ma non crescono per fortuna i decessi e soprattutto non sembra crescere il numero di quanti necessitano di essere ricoverati in strutture ospedaliere o in terapia intensiva.
In generale la situazione nel nostro Paese sembra essere, perlomeno al momento, sotto controllo, tanto da essere oramai additati all’estero come il modello da seguire.

All’estero

Oltre confine in effetti le cose non vanno altrettanto bene. Il virus dilaga negli Stati Uniti. Stessa cosa in Brasile, in Messico, in India, solo per citare i paesi più colpiti.
Ma anche in Europa si presentano situazioni che destano preoccupazione. Specialmente nell’Est e nell’area dei Balcani. Nuovi importanti focolai sono stati registrati anche in Spagna e in Francia, dove le autorità sono state costrette ad assumere nuovamente provvedimenti più restrittivi.

Mattarella

Complice l’estate, il caldo, le vacanze, la voglia di star fuori... non mancano purtroppo atteggiamenti un po’ troppo disinvolti da parte di qualcuno. Mascherine non o mal utilizzate. Distanze poco rispettate, assembramenti un po’ troppo facili. Atteggiamenti che rischiano di compromettere i sacrifici fatti negli ultimi mesi, tanto da spingere il Presidente Mattarella ad esprimersi pubblicamente invitando tutti ad avere un comportamneto più responsabile e a non abbassare le difese. "Libertà - ha detto il Capo dello Stato - non significa poter far ammalare gli altri. C’è la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli. Forse non era immaginabile che la rimozione affiorasse cosi presto mentre nel nostro Paese continuano a morire persone per il virus".

Vaccino

Nel frattempo continua la corsa al vaccino, con un susseguirsi di annunci incoraggianti. Speriamo non siano anche illusori.
In Russia hanno detto che le prime somministrazioni di massa ci saranno già in ottobre. Mancano tuttavia conferme da parte della comunità scientifica internazionale.
Negli Stati Uniti lo stesso Fauci, il consigliere non sempre ascoltato da Trump in fatto di covid, ha detto che in autunno gli Usa potrebbero disporre del vaccino. Anche qui bisogna capire quanto ci sia di reale e quanto sia da qualificare come spot elettorale, pensando magari alle presidenziali di novembre.
Quello "nostro", realizzato ad Oxford con la collaborazione dell’azienda di Pomezia, resta uno dei più accreditati. Starebbe dando buoni risultati, ma le tempistiche sembrano traguardare il 2020. Scadenze più lunghe, ma forse, anche per questo, più realistiche.

Ordinanza Fvg

Intanto il Governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, ha firmato una nuova ordinanza che conferma l’obbligo di utilizzare la mascherina al chiuso nei luoghi aperti al pubblico, così come all’esterno quando non sia possibile rispettare il distanziamento di un metro.
Alcune novità, non vi è più l’ingresso contingentato al cinema, teatro o alle funzioni religiose. Sarà sufficiente rispettare il distanziamento interpersonale. Porte aperte anche alle manifestazioni sportive non professionistiche, ma sempre rispettando il distanziamento di un metro che, chiarisce l’ordinanza, va misurato da bocca a bocca.

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