Prove di autonomia per 33 persone con disabilità
Avviati i progetti “Il Cantiere” e il “Dopo di Noi”
Sono 33 i disabili del Veneto orientale coinvolti da qualche settimana in due progetti volti a trasmettere loro maggiore autonomia, mediante varie linee di intervento flessibili, denominati “Il Cantiere” e “Dopo di Noi”.
Facendo propria la sfida che la Regione Veneto aveva lanciato nel 2015 per l’individuazione di soluzioni innovative, flessibili e alternative ai percorsi tradizionali e che potessero rispondere ai diversi bisogni del disabili, l’Ulss4 ha avviato “Il Cantiere”.
<<A partire dai risultati positivi ottenuti dai progetti avviati con contributi regionali e poi proseguiti sino a giugno 2019 con risorse aziendali - spiega il direttore generale Carlo Bramezza - l’Ulss4, in accordo con la Conferenza dei Sindaci, ha valutato l’opportunità di proseguire in questo percorso, riconducendo ad un’unica progettualità l’esperienza maturata in quella fase di sperimentazione, sostenendone i costi>>. Nell’ambito del progetto “Il Cantiere si è così creata una nuova offerta di servizi”, coordinata e garantita nel tempo (almeno 3 anni di finanziamento) che si pone come alternativa al Centro Diurno e ed evita nel contempo alla persona disabile di rimanere a casa, coinvolgendola così in attività occupazionali, riabilitative ed educative. Questo progetto coinvolge 18 persone con disabilità medio-lieve ed ha lo scopo di aiutarle nell’acquisizione di abilità lavorative e nell’avvio di una autonomia abitativa mediante 3 linee di attuazione: nel portogruarese l’attività è garantita dalla cooperativa “Il Gabbiano – Il Pino”, nel sandonatese da “I Girasoli” e dal “Il Piccolo Rifugio”, sul litorale dall’associazione “A.P.H.E”. In queste strutture il disabile può sperimentare svariate autonomie, mettersi alla prova prima di affrontare il mondo del lavoro, dell’autonomia abitativa, delle relazioni tra pari. Dal punto di vista assistenziale ciascun percorso nell’ambito del progetto “Il Cantiere” è flessibile e si adatta ai diversi bisogni, permettendo un’elevata integrazione del disabile con l’ambiente esterno (dall’utilizzo dei mezzi pubblici agli acquisti nei negozi). <<Percorsi - conclude il direttore generale – che unitamente agli interventi che si stanno realizzando con il Progetto Turismo Sociale ed Inclusivo, permettono anche di dare evidenza a come sia possibile lavorare con e per la disabilità, mediante un approccio che coinvolge attivamente le persone disabili e le loro famiglie>>.
Altra novità del 2019 è l’avvio dei progetti legati alla legge 112/16 “Dopo di noi”, che hanno come obiettivo l’autonomia delle persone con grave disabilità e prive del sostegno familiare. In questo territorio l’Ulss4 4 ha avviato percorsi che complessivamente coinvolgono 15 persone in 3 linee di intervento.
Una prima linea è indirizzata all’avvio dell’autonomia abitativa e prevede, oltre ad attività diurne, esperienze periodiche di coabitazione (complessivamente 120 giorni annui) gestita dalla “A.P.H.E.” di Eraclea. Una seconda linea comprende, oltre alle attività diurne, un’esperienza di coabitazione continuativa per l’intero periodo del progetto ed è attuata dalla cooperativa “Il Gabbiano – Il Pino” di Fossalta di Portogruaro e dalla fondazione “Il Piccolo Rifugio” di San Donà di Piave. La terza linea, infine, prevede esclusivamente attività diurne per l’avvio all’autonomia lavorativa ed è gestita dall’associazione “A.G.Ha” di Jesolo e dalla cooperativa “Ci siamo anche noi” di Cavallino-Treporti.
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