Tennistavolo, Giada Rossi sei mesi da brivido: a Tokyo ci sarà
L’azzurra di Zoppola ha rischiato di saltare le Paralimpiadi
È stata a serio rischio la partecipazione di Giada Rossi alle paralimpiadi del prossimo agosto in Giappone a Tokyo. Percorrendo a ritroso gli ultimi sei mesi trascorsi è ancora vivo il brivido che la friulana ha percepito nell’affrontare una serie di disavventure.
L’ODISSEA Una piccola piaga nella regione sacrale ha iniziato ad essere fastidiosa dal dicembre scorso impedendole di poter allenarsi, un piccolo intervento programmato a novembre è saltato per la chiusura Covid, poi eseguito in una clinica di Gemona, quindi il nuovo intervento a Trieste con una terapia con PRP (prelievo di sangue poi centrifugato e separato usando le piastrine ed il plasma), seguito da sedute di camera biobarica. Sembrava in via di risoluzione quando è esploso il problema con febbre e infezione. Sembrava tutto perso, invece dopo Pasqua in qualche giorno la ferita si è miracolosamente rimarginata.
CORSA CONTRO IL TEMPO Da quel momento è cominciata una rincorsa frenetica contro il tempo per gestire con cautela la preparazione. Presa in carico dalla dottoressa Bizzarrini, capo delegazione medica italiana alle paralimpiadi di Tokyo, fisiatra dell’unità spinale del Gervasutta di Udine, è iniziato un percorso tra numerose analisi, terapie conservative, cambio di carrozzina, prove di nuovi cuscini, preparazione atletica e tanto altro per poter riprendere velocemente gli allenamenti. A fine maggio riprende gli allenamenti al villaggio Bella Italia di Lignano, poi ai primi di giugno durante le visite di rito all’Acqua Acetosa del centro Coni di Roma viene riscontrata un’infiammazione alla tiroide. Altra botta di “fortuna”, ma curata dal compaesano dott. Rorai, che non può inficiare sul carattere tenace della pongista azzurra, rientrata agli allenamenti intensivi avrà il tempo per recuperare la forma tecnica ad atletica per la partenza prevista il 18 agosto.
A ROMA Mercoledì, accompagnata dal papà Andrea, Giada sarà presente alla consegna del Tricolore del presidente Mattarella al Quirinale (diretta Rai 2 ore 12). Grazie al supporto della famiglia e degli amici, del dt Arcigli e di tutti i compagni di nazionale, la zoppolana numero uno mondiale ha solo rallentato il percorso e quello che è passato non scalfirà la voglia di arrivare pronta il terra nipponica. Giada è una roccia, Giada è tornata.
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