Judo, 9 cinture nere alla Polisportiva Villanova
In 39 anni di attività può vantarne oltre 60
Grande soddisfazione per la Polisportiva Villanova Libertas che domenica 25 novembre ha visto la bellezza di 9 suoi atleti superare l’esame per il conseguimento della cintura nera 1 dan. Tra questi anche il giovane presidente Matteo del Pioluogo, Maurizio Fornarolo, Matteo Visentini, Andrea Boraso, Stefano Boraso e Francesco Luchini.
Tutti hanno condiviso l’intenso lavoro di preparazione con un poliedrico pool di tecnici: il formatore federale Maurizio Scacco, il pluricampione nazionale di Kodokan goshin jutsu Freddy Sacilotto, anche vicecampione del mondo, Fabio Tonon recente cintura nera 4 dan, l’arbitro federale Fabio Maman e Luciano Carlet. L’articolata rosa di specialisti, tutti coordinati da Edoardo Muzzin, maestro cintura nera 4 dan e direttore tecnico della Polisportiva Villanova, ha quindi permesso ai candidati di fare tesoro delle più disparate esperienze professionali. In ogni caso, con questi numeri, la Polisportiva Villanova in 39 anni di attività può vantare oltre 60 cinture nere. Anche il maestro Luciano Luchini, da qualche anno lontano dalla federazione per motivi di lavoro, ex arbitro nazionale, cintura nera 5 dan, è rientrato nei quadri con l’esame di aggiornamento. Interessante notare come padre e figlio Stefano e Andrea Boraso, e Luciano e Francesco Luchini, abbiano condiviso l’esame alternandosi di volta in volta nel ruolo di tori e uke (compagni di dimostrazione delle tecniche).
Edoardo Muzzin si è complimentato con i suoi ragazzi. «Sono molto soddisfatto, i miei atleti hanno ben figurato. La cintura nera è solo l’inizio di un percorso e spero che continuino ad approfondire lo studio e lo spirito del “fare judo”. Il judo, infatti, non è solo uno sport, ma un mondo di valori acquisibili con lo studio e la cultura che si arricchisce con gli anni e con la pratica. Non si può quindi dare importanza solo alla conquista della cintura nera con la medaglia ai campionati italiani, come fanno alcuni tecnici, anzi! Dal mio punto di vista, l’esame di cintura è un passo obbligatorio e fondamentale».
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