No sagre? Tre eccezioni
Casarsa, Valvasone e Sacile non alzano bandiera bianca e programmano gli eventi: vino, medioevo e osei
Se da un lato c’è chi alza bandiera bianca, dall’altro tra organizzatori di manifestazioni c’è chi prova lo stesso a organizzare qualcosa in questa estate segnata dal covid-19. Emblematici i casi di Casarsa, Valvasone e Sacile.
CASARSA
La Selezione casarsese di spumanti Filari di bolle dalla primavera è stata spostata ad agosto. "L’essere tornati a lavorare sul progetto - racconta il presidente della Pro Casarsa Antonio Tesolin - ci permette di guardare al futuro con una maggiore carica di fiducia dopo le difficili settimane passate da tutti".
VALVASONE
Il Grup Artistic furlan non è una Pro Loco ma organizza con il Comune la grande rievocazione Medioevo a Valvasone: anche loro non rinunciano all’evento settembrino. confermando le date dal 4 al 6 settembre.
Ci sarà un piccolo contributo di entrata a prezzi popolari in modo da monitorare le presenze nel rispetto delle normative sanitarie per l’organizzazione di eventi. "Ridare vivacità al territorio e dare un segnale di ripresa - ha commentato Sandra Bono, presidente del Grup -: questo il meglio che possiamo fare in questa situazione seguendo lo schema degli anni precedenti, coniugando le proposte alle necessità anti-covid19, ovvero alla limitazione del numero dei partecipanti, all’attenzione al distanziamento fisico e all’utilizzo dei dispositivi di prevenzione".
Saranno coinvolti Prefettura e Questura per definire nel dettaglio il piano organizzativo. Lo spettacolo principale, dedicato al patriarca Bertrando e al suo assassinio, ha già debuttato in versione televisiva e online durante la fase del lockdown. Ma ora si punta a mostrarlo a un pubblico in carne e ossa.
SACILE
Sempre a fine estate e a Sacile la Pro Loco sta lavorando per confermare l’ultracentenaria Sagra dei Osei, con il gruppo della presidente Lorena Bin in prima linea e che ha già annunciato due eventi: un talent show il 4 settembre e il Palio delle contrade senza frontiere il 5 settembre. In riva al Livenza sono stati i primi a ripartire dopo il lockdown: era lo scorso 14 giugno e l’evento Ri.Fiori.Amo., mercato florovivaistico organizzato con il coinvolgimento del commercio locale, è stato il primo appuntamento in tutta la regione a se
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