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Pordenonelegge: come nascevano le pubblicità

"Estinti saluti" racconta come è cambiata la pubblicità. Viene presentato questa mattina a cura del Circolo della Stampa

Pordenonelegge: come nascevano le pubblicità

Un mosaico brillante, con lo stile delle short-stories, per raccontare in modo divertente, appassionato e amaro come nasceva il guizzo creativo dei pubblicitari nel nostro Paese, dal boom dei primi anni Ottanta al declino dovuto alla prima crisi globale, nel 2004. A spiegare quanto sia cambiata la pubblicità è il libro di circa 500 pagine "Estinti saluti. Come nascevano le campagne pubblicitarie" (Fausto Lupetti Editore), opera di Publio Advertito Crea, l’autore - in realtà lo pseudonimo, un nome collettivo di ben 66 autori - che raccoglie e organizza le testimonianze di creativi pubblicitari italiani degli ultimi trent’anni, e, come in una ricerca antropologica, racconta in presa diretta episodi salienti della loro esperienza professionale. Venerdì 15 settembre, alle 9.30, nel Ridotto del Teatro Verdi nell’ambito del festival uno degli appuntamenti più prestigiosi di Pordenonelegge che ha accolto la proposta di Roberta Marchetti, già presidente e consigliere delegato di Edizioni Studio Tesi, "Estinti saluti" sarà presentato dal curatore Marco Ferri ("guru" della pubblicità, uno dei massimi "creativi", del messaggio pubblicitario italiano negli anni del boom economico), dall’art director Lele Panzeri (principe dei copywriter italiani) e dal copywriter e docente universitario Marco Rossitti, con il coordinamento del giornalista- scrittore Letterio Scopelliti, patrocinato dal Circolo della Stampa di Pordenone. Le letture curate da Stefania Patrone consentiranno di entrare in una materia, parte viva della nostra storia, nonostante oggi sia completamente cambiata, sulla spinta di nuovi strumenti, contesti e protagonisti. È idealmente la ripresa del tema emerso nel maggio, in occasione della V edizione di Futuro Contemporaneo, l’evento del Circolo della stampa, dedicato all’informazione e alle tecnologie, quando Marco Ferri aveva dato fuoco alle polveri con una provocazione; la pubblicità ha caratterizzato un’epoca con le sue intuizioni e con la sua creatività, interpretando l’evoluzione di una società che cambiava spinta dalla forza del benessere, persino sostenendo economicamente le stesse testate giornalistiche. La conclusione espressa quel giorno rispecchia pienamente i contenuti della prefazione di "Estinti saluti", anch’essa collettiva, la cui parte preponderante è stata firmata da Gabriele Qualizza, sociologo dei media, pordenonese di adozione, scomparso nel 2022, quando il volume era in stampa, che sarà ricordato anche nell’incontro di Pordenonelegge. Dalla sua penna è uscita un’esortazione a non sottovalutare i tempi: una
tendenza ormai consolidata, l "audience diffusa" ovvero "essere always on", grazie alla disponibilità di "device digitali sempre più performanti […] che consentono di essere sempre aperti, non sempre con effetti costruttivi, canali di contatto e di relazione
con gli altri".

Fonte: Redazione Online
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