Pordenone: gli studenti del Leo Major alla posa delle pietre d’inciampo
In occasione della Giornata della Memoria si è tenuta questa mattina la cerimonia della posa delle “pietre d’inciampo”, cinque quelle posizionate quest’anno. Altre 3 pietre saranno posizionate il 25 gennaio a Prata, una il 27 a Maron di Brugnera, una il 28 a Fontanafredda e, lo stesso giorno, 2 a Budoia
Dal 2020 Pordenone è diventata parte dell’ampio Museo Diffuso delle Pietre di Inciampo, distribuito in tutta Europa con oltre 80 mila “pietre” in ricordo di chi è scomparso, vittima dell’Olocausto. Sono 41 quelle collocate fino ad oggi in città e nei comuni limitrofi. All’interno delle celebrazioni della Giornata della Memoria, che ricorda la liberazione del campo di
sterminio di Auschwitz avvenuta il 27 gennaio 1945, quest’anno vengono aggiunte 5 Pietre d’inciampo, grazie alle quali si ricordano Precinto Bomben in via Molinari 27, Anteo Pitton in Corso Garibaldi 55, Luciano Busetto in via Roma 4, Dionisio Cancian in via Zara 29 e Arturo De Gerard in via Baracca 46. Cittadini italiani deportati in diversi campi di concentramento e tutti assassinati tra il 1944 e il 1945.
Il progetto si inserisce all’interno delle celebrazioni del Giorno della Memoria promosse dal Comune di Pordenone. Ogni anno si aggiunge qualche nuovo tassello per ricordare di chi è stato vittima della follia nazista. A seguire il progetto per la nostra città sono da 6 anni gli studenti di vari indirizzi del liceo Leopardi Majorana che, assieme ai loro insegnanti, hanno condotto delle ricerche presso l’Archivio storico e l’Anagrafe comunali, ricostruendo le vicende storiche ed umane dei deportati.
Questa mattina la deposizione delle Pietre d’inciampo ha avuto inizio in via Molinari 27, nei pressi di quella che fu la casa di Precinto Bomben, alla presenza del vice sindaco e assessore a cultura e istruzione Alberto Parigi, della preside del LeoMajor Rossana Viola, di Anpi e Aned e dei parenti dei deportati. Un gruppo di studenti, accompagnati dalle loro insegnanti, ha preso la parola per raccontare le storie – a tratti commoventi - di quei pordenonesi, così come emerso dalle ricerche svolte: vicende comuni, vite spezzate in modo tragico senza un perché. A vegliare su tutti il gonfalone del Comune di Pordenone.
Afferma il vicesindaco Parigi: «Da diversi anni il Comune ha abbracciato il progetto del Museo della memoria a cielo aperto con le Pietre d’inciampo. Oggi ricordiamo 5 persone vittime della Shoah che, attraverso i loro cognomi, tipici di queste parti, sottolineano ancor di più l’appartenenza alla nostra comunità. Quindi i sentimenti nei loro confronti sono ancora più forti. Anche grazie a queste celebrazioni teniamo lontana la possibilità che possano ritornare i terribili fantasmi e gli orrori del ‘900. Ciononostante, per noi è doveroso ricordare queste persone per un senso di giustizia, di memoria e di umanità».
«Da ben sei anni i ragazzi sono profondamente coinvolti in questo progetto che – spiega la preside del liceo Leopardi Majorana Rossana Viola – rappresenta l’unico caso in cui la scuola risulta promotrice e propone la posa delle Pietre d’inciampo. Una volta che la posa delle pietre viene accettata, i ragazzi iniziano ogni anno un percorso di approfondimento e ricerca di tutto il materiale necessario a contestualizzare ciò che culmina con la posa, in occasione della Giornata della Memoria. All’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro, i nostri giovani imparano con entusiasmo e partecipazione ad effettuare delle ricerche con metodo scientifico e, soprattutto, con umanità».
Il numeroso corteo si è spostato poi in corso Garibaldi per posare la Pietra in ricordo del giovane Anteo Pitton, alla presenza dell’anziana sorella e di diversi familiari giunti da Trieste, ed infine in via Roma, per ricordare Luciano Busetto, fratellastro del ben noto Ettore Busetto, poeta e cantore di Pordenone. Alla posa pomeridiana di altre due Pietre nel quartiere di Torre sono uniti questo pomeriggio anche il prefetto di Pordenone Domenico Lione ed il questore Luca Carocci. Oltre alla deposizione odierna, altre 3 pietre saranno posizionate il 25 gennaio a Prata, una il 27 a Maron di Brugnera, una il 28 a Fontanafredda e, lo stesso giorno, 2 a Budoia.
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