Pordenone: Atene-Roma La figura di Ulisse venerdì 5 marzo
Ulisse ispira la musica dal passato a oggi e diventa il tema di molte canzoni italiane Ne parla Vera Vecchiarelli venerdì 5 marzo alle 17.30
Atene-Roma
Molti cantautori italiani hanno dedicato le loro canzoni più belle e intense ad alcuni eroi mitologici, considerati come figure piene di umanità e senza tempo. Da Guccini a Lucio Dalla, Caparezza fino a Enrico Ruggeri solo per citarne alcuni. Eppure, non tutti sanno che personaggi come Ulisse, hanno sempre influenzato la fantasia dei compositori a iniziare dal passato ispirando opere e sinfonie: da Beethoven a Mozart fino alla musica dei giorni nostri. La realtà è che loro figure e vicende rimangono universali, paradigmi capaci di insegnare sempre qualcosa di importante.
Il mito di Ulisse, noto anche con il nome di Odisseo, ha ispirato gli artisti di tutti i tempi. Personaggio della mitologia greca, originario di Itaca, figlio di Anticlea e Laerte, è descritto e narrato da Omero nell’Iliade e nell’Odissea. Eroe moderno della conoscenza, non ha mai smesso di alimentare il pensiero non solo sulle vicende che tutti conosciamo, ma sul senso del viaggio, sul desiderio di conoscere, la nostalgia. Ulisse rappresenta in fin dei conti, l’umanità stessa. Un eroe che diventa il paradigma immortale della sfida all’ignoto, dal passato fino ai giorni nostri, quando Ulisse si immedesima nell’uomo moderno. L’ispirazione che nasce dalla figura mitologica greca ha riguardato la letteratura, l’arte visiva e così la musica: anch’essa, dal passato ai giorni nostri.
Il prossimo incontro previsto nel corso “La lunga vita dei miti” dell’Associazione Italiana Cultura Classica - delegazione di Pordenone ci guida in un viaggio musicale, venerdì 5 marzo alle ore 17 e 30 grazie alla conferenza tenuta da Vera Vecchiarelli (dottoressa di ricerca dell’Università La Sapienza) intitolata “Il viaggio di Ulisse nella canzone italiana”. Il progetto “La lunga vita dei miti” nasce da un’idea del presidente dell’Aicc Pordenone, Gianantonio Collaoni con Roberto Calabretto ed è sostenuta da Regione Fvg, Comune di Pordenone e Fondazione Friuli in collaborazione con “L’oppure”.
Qui sotto il link su cui cliccare per il collegamento con la piattaforma Zoom a partire dalle ore 17,15. Per accedere:
https://us02web.zoom.us/j/83679167509?pwd=ZG03TU9iZ1Nvb3JJRHYzZWYwZlFyQT09
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