Molestie al lavoro: 1 milione e 400 mila donne le hanno subite
Si è appena concluso il convegno sulle Molestie nel luogo di lavoro: mattina densa di interventi con dati trementi: 1.400.000 donen hanno subito molestie al lavoro. Le denunce? Non arrivano all'1% dei casi.
Un milione l’anno, non poche. Sono questi i numeri che ai primi del 2018 l’Istat ha reso noto. Con precisione sono 1 milione e 404 mila in Italia le donne, comprese tra 15 e 65 anni, che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche sul luogo di lavoro da parte di un collega o di un datore di lavoro, o hanno ricevuto ricatti sessuali. Rappresentano l’8,9% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.
Sempre l’Istat stima che 1 milione 173mila donne (7,5%) nel corso della loro vita lavorativa abbiano subito un ricatto sessuale per ottenere un lavoro, per mantenerlo o per ottenere avanzamenti di carriera. Ma la stessa indagine evidenzia anche un’incidenza minima di donne lo hanno denunciato.
Questo dice che il fenomeno è diffuso ma nascosto: per paura di ritorsioni ma anche per la mancanza di informazioni su cosa fare.
Chiara Cristini, consigliera di parità dell’Area Vasta di Pordenone spiega: "Dal punto di vista normativo le molestie sessuali in ambito lavorativo sono ritenute discriminazioni di genere, pertanto come Consigliere di parità siamo chiamate a intervenire. Ritengo tuttavia sia particolarmente importante operare con un approccio preventivo e agire a livello culturale, informativo, affinchè non avvengano tali episodi. Fondamentale è che le vittime sappiano cosa fare e possano essere supportate".
La mattina del 29 in sala azzurra dell’ex provincia di Pordenone un convegno ha trattato l'argomento in pluralità di voci. Presenti: Guglielmina Cucci assessora alle pari opportunità del Comune di Pordenone (tra i sottoscrittori della Carta di Pordenone quasi tre anni fa); Giuseppe Gaiarin presidente Uti di Porcia; Roberta Nunin prof.ssa associata di Diritto del lavoro dell’Università di Trieste e Consigliera regionale di parità; Antonella Iacopini, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Udine e Pordenone; Luciana Fabbro, CISL PN e Carla Franza, CGIL PN per il ruolo dei sindacati; Gabriella Taddeo, Consigliera di parità di Area Vasta di Trieste; Maria De Stefano, Presidente Centro Antiviolenza Vocedonna; Come i media raccontano i casi di molestie: l’importanza di una corretta informazione sul fenomeno con Cristiano Degano, Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia: Perla finale la firma della Carta di Pordenone da parte della Consigliera Regionale di Parità Taddeo.
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