La pallacanestro a Pordenonelegge
Doppio appuntamento oggi dedicato al basket: il libro di Flavio Pressacco, Roberto Ponticiello, Marino Firmani e Roberto Collini che racconta un secolo a canestro in Fvg e il libro di Simone Marcuzzi su LeBron James
“Un secolo a canestro. Friuli Venezia Giulia fra storia e sport" (Aviani & Aviani editori), libro di Flavio Pressacco, Roberto Ponticiello, Marino Firmani e Roberto Collini che verrà presentato a Pordenonelegge alle 17 del 14 settembre, nell’auditorium della Regione, non si limita a prendere in esame i risvolti sportivi della pallacanestro in Fvg. Fa molto di più. Ovvero, ne analizza il valore sociale, incardinando la storia del movimento regionale nel contesto dello sviluppo del basket in Italia, processo in cui il Friuli Venezia Giulia ha avuto un ruolo importante. Nell’evento di Pordenonelegge dialogheranno con Stefano "Bibi" Boscariol Pressacco, Collini e Ponticiello. Non parleranno essenzialmente di numeri e statistiche, racconteranno alcuni pezzi di storia che il libro narra, prendendo in esame il periodo che va dal primo dopoguerra alla fine degli anni Settanta. Un arco temporale in cui, in Friuli Venezia Giulia, molto è successo nella pallacanestro che, dal canto suo, ha dato un contributo di spessore alla storia del territorio. Il volume, probabilmente, avrà un seguito, che prenderà in esame gli anni successivi a quelli descritti nel lavoro dei quattro autori. Boscariol, profondo conoscitore della pallacanestro del territorio, osserva: "Lo sport un tempo era maggiormente un veicolo formativo rispetto a quello che è oggi. A differenza di altri sport, però, devo dire che il basket mantiene diversi parametri sani. Questo libro racconta la storia della pallacanestro, serve per ragionare sui valori. Concetti, principi, che furono alle fondamenta della nascita del movimento nella nostra regione e che oggi forse vengono meno da parte dei giovani. È una fotografia di ciò che è stato il basket in Friuli Venezia Giulia, regala il ricordo di personaggi che rimarranno intramontabili". Quello di oggi, a giudizio di Boscariol, dal punto di vista tecnico-tattico "è un basket completamente diverso da quello di un tempo, ed è fantastico comprende questi processi di cambiamento. La presentazione di Pordenonelegge, oltre che l’occasione per parlare del libro, credo rappresenti un momento di confronto importante anche per i non appassionati: non un ricordo nostalgico bensì una memoria che deve restare. Non dobbiamo dimenticare, infatti, come siamo arrivati a oggi, tenendo presente che qualcuno ha costruito delle fondamenta. Dico un’ultima cosa: una passione aiuta anche a superare le difficoltà della vita".
Da un lato il giocatore, il fuoriclasse è più corretto dire. Dall’altro l’uomo, in prima linea in tante battaglie, desideroso di fare qualcosa per chi, come lui, ha avuto un inizio di percorso difficile. È su questi ultimi aspetti che si focalizza "LeBron James è l’America", libro di Simone Marcuzzi (editore 66thand2nd) che verrà presentato a Pordenonelegge il 14 settembre, alle 18.30, al Ridotto del teatro Verdi. James è uno dei più forti giocatori della Nba, il campionato nordamericano in cui giocano i migliori interpreti al mondo della pallacanestro, ma è anche molto altro. Marcuzzi per raccontare l’impegno sociale e civile di James si è documentato, molto. "Ho letto quasi tutti i libri che sono stati scritti su di lui - racconta l’autore -, visto video su YouTube e cercato altro materiale. Le fonti sono sovrabbondanti, ho selezionato il materiale che maggiormente mi interessava". Ne è uscito un ritratto originale, che lo scrittore di Cividale del Friuli presenterà a Pordenonelegge dialogando con Simone Pizzioli in un evento organizzato in collaborazione con BasketBooks. Nella chiave di lettura di Marcuzzi, LeBron James è molto di più di un fenomeno del basket. Tra le sue iniziative, la creazione ad Akron, sua città natale, di una scuola pubblica per bambini che vivono una situazione complicata. Un po’ come quella che, da bambino, ha dovuto vivere lui. Il campione che lavora per disegnare un domani migliore per chi vive un presente complicato.
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