Pordenone
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Kasia Smutniak a Pordenone per “Mur”

Martedì 14 novembre l’attrice sarà in Fvg per presentare il suo documentario d’esordio alla regia, la storia del muro tra Polonia e Bielorussia. Sarà al Kinemax di Gorizia, al Visionario di Udine e a Cinemazero di Pordenone al termine della proiezione delle 21

Parole chiave: Bielorussia (2), muro (11), Kinemax (1), Kasia Smutniak (2), Polonia (3), Cinemazero (104), Visionario (9)
Kasia Smutniak esordio alla regia con il documentario "Mur"

Con "Mur", la celebre modella e attrice Kasia Smutniak fa il suo debutto alla regia con un documentario che narra la storia del muro costruito tra Polonia e Bielorussia, un diario intimo e una denuncia allo stesso tempo. Martedì 14 novembre la regista sarà al Kinemax di Gorizia alle ore 18.45, al Visionario di Udine alle ore 20.30 e a Cinemazero di Pordenone al termine della proiezione delle 21 per presentare il suo film, proiettato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Special Screening. Il manifesto di “Mur” è stato realizzato dall'artista e giornalista curda Zehra Doğan.

Prima della proiezione goriziana, Kasia Smutniak visiterà inoltre la piazza Transalpina, simbolo di GO!2025.

Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l'Ucraina e l'intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d'Europa per impedire l'entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, e impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del muro, vero protagonista della storia. Il percorso, un incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l'accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e termina di fronte a un altro muro. Grazie all'aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, Kasia Smutniak raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare. Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d'Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt.

Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak, figlia di un generale dell'aviazione polacca, in Italia da quando aveva 17 anni, torna a casa con una forte consapevolezza: l'accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.

Per maggiori informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie, www.cinemazero.it e www.kinemax.it.

Fonte: Comunicato stampa
Kasia Smutniak a Pordenone per “Mur”
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