Montereale Valcellina, solidarietà in quarantena
Piccoli gesti di amicizia e solidarietà tra vicini e compaesani durante la quarantena per il coronavirus
In questi giorni di isolamento forzato a causa del proliferare del coronavirus, riscopriamo tra tante altre belle cose, l’importanza del tessuto sociale e la bellezza delle relazioni. Nei nostri paesi si riscoprono piccoli gesti di solidarietà tra vicini e amici: “ Se ti serve qualcosa telefona” ,“Vado a fare la spesa, vado in farmacia, hai bisogno?” , “Ti richiedo io col computer le ricette” . Si telefona per la spesa al piccolo market del paese: “Non ti preoccupare te la portiamo noi a casa”. Sul muretto del giardino arrivano uova fresche di giornata, radicchio appena colto, erbe di campo già cotte, una fetta di torta,… Ecco i saluti dal balcone, dal terrazzo, dal giardino: “State tutti bene? Cosa stanno facendo i bambini? Tuo figlio va ancora a lavorare? E i ragazzi che sono all’estero potranno rientrare?”.
Sul telefonino e sui tablet , oltre alle indicazioni operative diffuse dalla Protezione Civile e dal Comune, qualcuno aggiunge altre informazioni utili o imposta articoli di giornale che possono interessare tutti. E poi tante telefonate a parenti e amici, con cui condividere preoccupazioni, speranze, preghiere; telefonate agli anziani o a chi è solo per far sentire la vicinanza di una voce amica; scambio di messaggi, video, musiche, immagini delle nostre città per ricordare le nostre bellezze; testimonianze commoventi degli operatori sanitari, appelli, denunce, poesie, preghiere.. E per ultimo il suono delle campane che accompagna le nostre giornate: è un richiamo a un momento comunitario di riflessione e preghiera che fa sentire alla gente, isolata e smarrita, che non è sola, che i nostri parroci ci sono vicini, che la Madonna intercede per noi. (v. m.)
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