Scuola mosaicisti, chiusura mostra
Un successo numeri alla mano: oltre 5mila gli spettatori in un mese
Con agosto si è chiusa la mostra Mosaico&Mosaici, l’appuntamento annuale che presenta i progetti e i lavori realizzati dagli allievi della Scuola Mosaicisti del Friuli durante l’anno formativo trascorso.
Giunta alla sua ventisettesima edizione, la mostra di quest’anno è stata inaugurata venerdì 29 luglio. Da quella data, fino a ieri (domenica 29 agosto), è stata visitata da oltre 5.000 persone, dato documentato dalle registrazioni per l’accesso. Oltre un centinaio di persone ogni giorno hanno dunque potuto conoscere, vedere, toccare, ammirare l’arte musiva nelle sue molteplici espressioni: dalle forme legate all’antichità, ellenistica e romana, alla brillantezza dei mosaici bizantini e moderni, fino alle scelte contemporanee che si rivolgono al gusto e alle esigenze di oggi, in relazione con le altre arti, guardando al design e all’arredo, sperimentando soluzioni innovative e anticonvenzionali. È questa una delle caratteristiche principali della mostra Mosaico&Mosaici, quella di ripercorre l’evoluzione del mosaico attraverso le opere eseguite nei tre corsi del percorso formativo professionalizzante, ma di farlo con proposte diverse poiché gli insegnanti, pur nel rispetto del programma didattico, sviluppano progetti sempre nuovi che riescono ad accontentare un pubblico di fedelissimi e appassionati. Ci sono visitatori infatti che attendono questo appuntamento espositivo per ritornare alla Scuola, lo fanno singolarmente o grazie a dei tour organizzati, arrivano dall’Italia e dall’estero: sono curiosi, interessati, amanti dell’arte del mosaico, seguono le attività della Scuola ed hanno affinato un occhio critico. “Così ai commenti entusiastici che la mostra e la Scuola stessa suscitano in chi non le ha mai visitate prima, ci riempiono di orgoglio i giudizi di chi ritorna e continua a emozionarsi di fronte ai lavori dei nostri allievi” sottolinea Stefano Lovison, presidente della Scuola Mosaicisti del Friuli. Soddisfazione condivisa anche dal direttore Gian Piero Brovedani che analizzando i dati delle presenze evidenzia come, anche quest’anno, oltre ai turisti stranieri, ci siano stati molti italiani, giunti a Spilimbergo da diverse regioni, per lo più famiglie o piccoli gruppi di amici che hanno inserito nel loro viaggio l’esperienza di visita alla Scuola, unendola alla conoscenza di Spilimbergo e di altri centri del Friuli occidentale, un modo ulteriore per apprezzare il patrimonio artistico e i saperi del territorio regionale.
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