Cultura e Spettacoli
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Pnlegge2020: il virtuale premia il reale

Pordenone-legge il festival e i dati della 21ª edizione: la formula mista, in presenza e online, tocca quota un milione. E ben 2.172.864 visualizzazioni si sono registrate per i contenuti del festival nelle "location" digitali

fra social e youtube

Pnlegge2020: il virtuale premia il reale

A volte sembra proprio vero che dal male (la pandemia) può nascere un bene: in questo caso la necessità di aguzzare l’ingegno e di utilizzare tutti i mezzi che le nuove tecnologie mettono a disposizione pur di mantenere il contatto con il pubblico. È successo a tante manifestazioni culturali: tra queste pordenonelegge 2020, che ha allargato in maniera considerevole la platea del pubblico, grazie proprio a quelle tecnologie.
Quest’anno gli organizzatori - la Fondazione Pordenonelegge con tutti i sostenitori e collaboratori, con la direzione di Michela Zin e la direzione artistica di Gianmario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet - possono affermare con soddisfazione che l’edizione mista fra eventi "in presenza" a Pordenone, Azzano Decimo, Casarsa, Cordenons, Maniago, Sacile, S. Vito al Tagliamento, Spilimbergo, ed eventi via web, ha totalizzato oltre 1 milione di "spettatori", fra digitali e in presenza, e ben 2.172.864 visualizzazioni si sono registrate per i contenuti del festival nelle "location" digitali, fra social e youtube.
Per questo la PNlegge TV, a qualche settimana dalla sua progettazione e attivazione, si conferma una scommessa vincente: le sole dirette degli incontri di pordenonelegge sono state seguite da 225.000 visualizzazioni live.
Ma l’affetto per la festa del libro resta anche e saldamente "fisico", come testimonia il questionario diffuso da Fondazione Pordenonelegge per il pubblico in presenza e remoto, con 864 risposte. Uno spettatore su 4 dichiara di aver dedicato almeno 3 giorni al festival e 1 su 3 di averlo frequentato fra 4 e 5 giorni: a conferma di una manifestazione che si trasforma realmente in indotto e volano per il territorio. Molti altri sono i dati emersi dal questionario, ma in sostanza si può dire che il festival può contare su uno zoccolo duro di pubblico; che in molti hanno adottato la forma mista in presenza e digitale; che il festival ha goduto di un ottimo riscontro da parte dei media nazionali e locali.
Alla presentazione di questi dati - commentati da Guido Guerzoni della Bocconi - il Presidente della Fondazione, Michelangelo Agrusti, ha affermato che "l’analisi diventa ideale prefigurazione per il futuro: segnale di fiducia per il lavoro svolto e segnale di rinnovamento per il lavoro che ci attende, in un contesto particolarmente complesso e penalizzante per la cultura". Agrusti ha anche annunciato che il monitoraggio AVE (Advertising Value Equivalency), ovvero l’indice che determina l’efficacia dell’attività promozionale, "assegna al festival il valore di 54,1 milioni di euro al 30 ottobre, un dato che si pone a garanzia di un gioco di squadra di pordenonelegge con il suo territorio".
Da parte loro i direttori artistici hanno spiegato che "anche sul piano delle scelte culturali quest’anno ci sono state delle limitazioni, però abbiamo compreso le possibilità di ampliare l’offerta a distanza, puntando su continuità, sogni e futuro".
Alla presentazione dei dati sono intervenuti anche gli assessori alla cultura della Regione, Tiziana Gibelli, e del Comune di Pordenone, Pietro Tropeano, che hanno messo in evidenza "la pazienza e la tenacia" e "l’innovazione" che hanno sostenuto la realizzazione di questa "diversa" edizione del festival.
Nico Nanni

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