Pnlegge 19 settembre: il premio Nobel Olga Tokarczuk
Olga Tokarczuk u altro premio nObel, polacco in questo caso, a Pordenone legge grazie al Premio "La storia in un romanzo"
Dopo Svetlana Aleksievic siamo orgogliosi di premiare a Pordenone la scrittrice polacca Olga Tokarczuk, un altro Nobel della Letteratura internazionale - ha dichiarato Chiara Mio, presidente di Crédit Agricole FriulAdria - Anche in un momento storico complicato come quello che stiamo vivendo i curatori del Festival hanno vinto la sfida della qualità tenendo un livello altissimo".
Non semplice sponsor bensì partner del progetto fin dalla sua nascita nel 2000, Crédit Agricole FriulAdria anche quest’anno affianca Pordenonelegge. La Banca, infatti, sostiene il Festival letterario pordenonese fin dalla prima edizione ed è tuttora membro del Comitato promotore della manifestazione. La collaborazione si è rivelata fondamentale per la crescita del Festival, in particolare da quando è stato istituito il Premio Crédit Agricole FriulAdria "La storia in un romanzo", oggi diventato uno dei momenti clou.
Giunto alla 13esima edizione, il Premio è stato assegnato, dal 2008 ad oggi, ad Arturo Peréz-Reverte, Abraham Yehoshua, Art Spiegelman, Alessandro Baricco, Ian McEwan, Martin Amis, Umberto Eco, Emmanuel Carrère, Javier Cercas, Wole Soyinka, Robert Harris e, l’anno scorso, a Svetlana Aleksievic.
Sabato 19 settembre, alle ore 18, al Teatro Verdi di Pordenone, il Premio Crédit Agricole FriulAdria "La storia in un romanzo" 2020 verrà assegnato per la seconda volta a una scrittrice: la polacca Olga Tokarczuk, Premio Nobel 2018 per la Letteratura.
L’assegnazione ad Olga Tokarczuk vuole premiare - spiegano le motivazioni - i suoi romanzi fuori dalle regole, brillanti e sorprendenti, capaci di raccogliere il richiamo al nomadismo che fa parte delle nostre esistenze, ci rende vivi e ci trasforma. La sua prosa, in grado di affrontare temi come la follia, il femminismo, l’ingiustizia verso gli emarginati e i diritti degli animali, ci insegna, con andamento a volte guizzante a volte più lento, che "il cambiamento è sempre più nobile della stabilità", e che dobbiamo guardare il mondo con un punto di vista eccentrico, se non vogliamo essere anime in ritardo, o smarrite.
"Dal nostro punto di vista - spiega ancora Chiara Mio - questo riconoscimento, nato nel 2008, rappresenta il simbolo del profondo legame della Banca con il suo territorio. Riteniamo che una seria riflessione culturale sia la premessa necessaria per progettare un futuro sostenibile".
F.M
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