Fondazione Friuli: Restauro, oltre il Bando arriva l'Album dei ricordi
Il Bando Restauro 2022 della Fondazione Friuli può contare anche quest’anno su un fondo da 600mila euro. Presentati a Udine, mercoledì 16 marzo, i i dettagli nei locali del cinema Visionario
È stato presentato la mattina del 16 marzo al cinema Visionario a Udine il nuovo Bando Restauro 2022 che la Fondazione Friuli dedica alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale. L’ente, così, conferma il proprio impegno per il settore dell’arte, dell’architettura e della storia friulana mettendo a disposizione un fondo di 600mila euro. Verrà riservata particolare attenzione ai progetti di restauro e valorizzazione di beni mobili e immobili di particolare rilevanza storico-artistica e agli interventi edilizi di recupero su strutture destinate a centri di aggregazione. Anche in questo caso, come per gli altri bandi già presentati quest’anno, l’iniziativa si avvale della collaborazione della Regione, in questo caso dell’Assessorato alla Cultura, e del sostegno di Intesa Sanpaolo.
“Per la presentazione del bando, quest’anno abbiamo scelto un luogo simbolico quale il cinema Visionario di Udine - ha spiegato il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini –. Innanzitutto, rappresenta il risultato di un pregevole intervento di restauro a cui anche il nostro ente ha contribuito. È così diventato un contenitore culturale in grado di animare la vita sociale del centro cittadino. Inoltre, è esempio di una attività duramente colpita dalla pandemia, ma che grazie a una capacità di reazione straordinaria ha saputo rialzarsi”.
Il bando è rivolto a istituzioni ed enti pubblici, enti religiosi comprese le singole parrocchie, fondazioni e associazioni senza fini di lucro e, per quanto riguarda il recupero di centri di aggregazione, anche associazioni iscritte nel Registro regionale del volontariato, Aps e Onlus. Le domande, corredate dal nulla osta della Soprintendenza in caso di restauro di beni artistici, devono essere inviate entro il prossimo 2 maggio. I beneficiari, poi, dovranno avviare i lavori di restauro entro un anno dalla notifica dell’assegnazione del contributo e concluderli entro 18 mesi dal loro inizio.
“La Fondazione ha dato vita a una banca dati di tutti gli interventi di restauro realizzati nel corso degli anni attraverso questo tipo di Bando – ha poi annunciato Morandini – in questa maniera, con schede approfondite, intendiamo rendere pubblici e fruibili tutti i dettagli di un patrimonio che, grazie al nostro sostegno, le realtà locali sono riuscite a salvare e a ridare nella disponibilità delle comunità”.
“L’Assessorato alla Cultura – rileva l’assessore regionale Tiziana Gibelli – collabora convintamente con la Fondazione Friuli per il Bando Restauro. Si tratta, infatti, di un’iniziativa che va ad arricchire il nostro patrimonio culturale, ma non solo: a volte anche a salvarlo e preservarlo dall’inevitabile deterioramento del tempo. Abbiamo la fortuna di vivere in una regione dove siamo circondati da storia, bellezza e cultura: un patrimonio inestimabile che richiede, però, l’impiego di ingenti risorse per poter essere conservato. Per questo ci tengo a fare un ringraziamento pubblico alla Fondazione Friuli e al suo presidente Giuseppe Morandini, perché sono sempre al fianco della cultura regionale, non soltanto con il Bando Restauro, ma anche con il sostegno economico a eventi e attività sul territorio. Un sostegno che non si è fermato neanche durante i difficili anni della pandemia e che è stato fondamentale per i soggetti di produzione culturale del Friuli Venezia Giulia”.
“La Soprintendenza che rappresento – ha dichiarato Simonetta Bonomi - esprime il suo più vivo apprezzamento per il meritorio e costante impegno che anche quest’anno Fondazione Friuli, assieme a Intesa Sanpaolo, profonde per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico regionale. Si tratta di un sostegno fondamentale per garantire la sopravvivenza e la salvaguardia di beni culturali identitari altrimenti destinati al degrado e all’oblio. Come giustamente evidenziato dal presidente Morandini, proprio la varietà e la capillarità degli interventi costituiscono fattori qualificanti dell’intera operazione”.
“Il Friuli Venezia Giulia è un territo ricco di arte e tradizioni a cui la nostra Banca è storicamente legata e, pertanto, siamo orgogliosi di sostenere, anche quest’anno, il bando della Fondazione Friuli destinato al recupero del patrimonio artistico - ha fatto sapere Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo, rappresentata alla presentazione da Massimo Quaglia direttore d’area Exclusive -. Anche durante questo lungo periodo di pandemia, non abbiamo mai trascurato le iniziative a sostegno delle iniziative culturali e artistiche dei territori perché riteniamo che attraverso il recupero del patrimonio culturale si creino opportunità di crescita, benessere per la collettività, coesione sociale e recupero delle tradizioni”.
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