Domenica 29 agosto: concerto per i 1600 anni di Venezia
Alle 21 al Russolo uno dei più attesi concerti del festival dedicato ai 1600 anni dalla fondazione di Venezia
Domenica 29 agosto, alle 21, al Teatro Comunale Luigi Russolo l’appuntamento è tra i più attesi del Festival: in omaggio alle celebrazioni ufficiali del 1600° anniversario della fondazione di Venezia, salgono sul palcoscenico alcuni dei protagonisti più celebrati dello scenario italiano e internazionale.
Si tratta dell’Orchestra della Toscana, diretta da Daniel Smith, con Francesca Dego violino solista, che affronta un repertorio che trae ispirazione dalla storia di Venezia e dal suo immaginario. Il programma della serata prevede la “Serenata per archi” di Ermanno Wolf-Ferrari, il “Concerto” per violino e orchestra n. 1 in si bemolle maggiore, K 207 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Suite da concerto “Pulcinella” di Igor Stravinskij.
Quale introduzione al concerto, alle 18, nella Sala delle Colonne del Collegio Marconi, il Festival propone il secondo dei quattro incontri di approfondimento, tradizionalmente chiamati “Penombre”, perché nel periodo prepandemico, erano paralleli a un momento conviviale con degustazione di vini (da cui il gioco di parole del dialetto “ombra”). Oggi l’attenzione è concentrata sulle tematiche musicali: il relatore Guido Barbieri proporrà un approfondimento su “Storie da leggere, recitare e danzare: il nuovo teatro musicale di Igor Stravinskij”: una rinnovata visione sui veri caratteri del cosiddetto neoclassicismo musicale del Novecento (ingresso libero, su presentazione e presentazione di green pass).
Fondata a Firenze nel 1980, per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, l’Orchestra della Toscana è considerata una tra le migliori orchestre in Italia. Nel 1983, durante la direzione artistica di Luciano Berio, è diventata Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Turismo e dello Spettacolo. L’organico medio è di 44 musicisti che si suddividono anche in agili formazioni cameristiche. Ha sede a Firenze nello storico Teatro Verdi, dove presenta la propria stagione di concerti ed è stata ospite delle più importanti Società di concerti italiane, tra cui il Teatro alla Scala, l’Auditorium del Lingotto di Torino, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma e delle più importanti sale europee e d’oltreoceano, dalla Carnegie Hall di New York al Teatro Coliseo di Buenos Aires, a Hong Kong e in Giappone. Il Direttore Artistico è Daniele Rustioni, nominato nel settembre 2020 dopo aver ricoperto per i nove anni precedenti la carica, prima, di direttore ospite principale e, poi, di direttore principale.
Ha collaborato, tra gli altri, con Salvatore Accardo, Martha Argerich, Yuri Bashmet, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma e Uto Ughi.
Grazie alla preparazione dei suoi musicisti il suo repertorio va dal barocco al classico romantico, al Novecento storico, con una particolare attenzione alla musica contemporanea (è stata alla Biennale Musica di Venezia e al Festival Musica di Strasburgo). Nel 2014 ha ricevuto il Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” per il “Festival Play it!” di musica contemporanea.
Il giovane direttore australiano, residente in Europa, Daniel Smith, vincitore di molti premi in Europa e nel mondo, è stato tra il 2017 e il 2019 Direttore Principale Ospite del Teatro Carlo Felice di Genova.
Ha debuttato con la Mariinsky Orchestra e ha poi diretto la Czech Philharmonic, la London Philharmonic, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le Orchestre dei grandi teatri italiani e molte altre orchestre in Europa, negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone. Tra i festival, ha partecipato al Mozarteum Festspiele, lo Järvi Summer Festival, l’Estate Musicale Chigiana, il Sydney Olympic Arts Festival, il Festival MITO e i PROMS di Cracovia. Riconosciuto come ottimo direttore d’opera (“La traviata” e “Tosca” con Franco Zeffirelli e diversi titoli al fianco di Damiano Michieletto), recentemente ha inaugurato la sua fondazione: “The Daniel Smith ‘Gift of Music’ Foundation”, che acquista i biglietti per i concerti da donare alle persone che non hanno la possibilità di accedervi per motivi economici o di salute.
Francesca Dego è tra i giovani violinisti più richiesti sulla scena musicale internazionale.
Artista Deutsche Grammophon dal 2012, sin da giovanissima suona con le più grandi orchestre, tra cui la Real Orquesta Sinfonica di Siviglia, l’Orquesta de la Comunitat Valenciana al Palau de des Arts, la Philharmonia Orchestra alla Royal Festival Hall di Londra, la Royal Philharmonic, la Royal Scottish National orchestra, la Tokyo Metropolitan e la Tokyo Symphony alla Suntory Hall. In Italia Francesca collabora regolarmente con molte orchestre tra cui la Verdi di Milano, la Filarmonica Toscanini di Parma e quelle dei principali teatri. Tra i molti direttori con cui ha lavorato: Shlomo Mintz, Sir Roger Norrington, Daniele Rustioni, Dalia Stasevska e Xian Zhang. Molto attiva nella musica da camera, collabora con Salvatore Accardo, Mahan Esfahani, Bruno Giuranna, Mischa Maisky, Antonio Meneses. Con Francesca Leonardi suona in duo da 14 anni. È co-fondatrice del Gravedona Chamber Music Festival sul lago di Como.
Prima finalista italiana al Premio Paganini dal 1961, ha vinto molti riconoscimenti e suona nei teatri di tutto il mondo. Per Chandos Records sta incidendo l’integrale dei concerti per violino e orchestra di Mozart con Sir Roger Norrington sul podio della Royal Scottish National Orchestra (il primo volume in uscita il 3 settembre). Suona due preziosi violini Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesù ex-Ricci (Cremona 1734) per gentile concessione della “Florian Leonhard Fine Violins” di Londra.
Ermanno Wolf-Ferrari, tra i maggiori compositori italiani del primo Novecento, scrisse la sua “Serenata” per archi a soli 17 anni, ancora studente dell’Accademia a Monaco di Baviera. Un impianto classico e una costruzione limpida guidano l’intero svolgimento del brano: la fedeltà alle linee formali preromantiche e la leggerezza dell’eloquio musicale nulla tolgono allo spessore e alla qualità del linguaggio dell’autore, minuzioso e attento nella sua rivisitazione di un passato rimpianto.
Il “Concerto” per violino e orchestra n. 1 in si bemolle maggiore, K 207 di Wolfgang Amadeus Mozart è un omaggio al salisburghese che per la prima volta raggiunge Venezia nel 1771, 250 anni or sono: un Mozart adolescente che assorbe il fervore artistico e creativo di una Venezia ricchissima di teatri e di proposte musicali. Di pochi anni successivo è il concerto in programma per la serata (primo di una serie di cinque), nel quale Mozart dà già una grande prova di maturità ed equilibrio: la classica struttura è in tre movimenti ed equilibratissima è la gestione della forma: la vivacità dell’eloquio strumentale e la ricchezza delle idee melodiche fanno di questo concerto una delle ultime prove preparatorie di un Mozart che si prepara alla grande esplosione creativa della maturità.
Venezia torna ancora nel programma, attraverso il nome di Igor Stravinskij (di cui nel 2021 si ricordano i 50 anni dalla morte) del quale l’Orchestra esegue la Suite da concerto “Pulcinella”. Il rapporto del compositore russo con Venezia è sempre stato di grande empatia e di affetto profondo, tanto che scelse di proporre proprio nel teatro La Fenice le prime esecuzioni di “Orpheus” e di “The Rake’s Progress” e chiese di farsi seppellire nell’isola di San Michele, dove oggi giace, vicino alla tomba dell’amico coreografo russo Diaghilev. “Pulcinella” (mai eseguito prima al Festival di Portogruaro) è datato 1919 (un anno di “rinascita”, dopo la guerra e dopo la malattia) ed è un sincero omaggio all’Italia e alla quintessenza del classicismo musicale, rivisitato con un occhio disincantato e ironico. Ispirata alle musiche di Giovanni Battista Pergolesi, la composizione richiama, con profondità, malinconia e coinvolgimento, gli stilemi classici settecenteschi e la commedia dell’arte.
E per approfondire il linguaggio musicale di Stravinskij e il suo rapporto con il teatro, il consiglio è di seguire la conferenza che alle 18 al Collegio Marconi il critico, voce nota di RaiRadio3, Guido Barbieri dedicherà proprio al nuovo teatro musicale del compositore russo.
Ma la domenica, al 39esimo Festival di Portogruaro, è anche e soprattutto dei giovani: al mattino della stessa domenica 29, infatti, alle 11 nella Sala Consiliare del Municipio si esibisce il giovane duo composto da Mattia Pagliani (violino) e Mari Fujino (pianoforte), impegnati in un programma di grande effetto, con musiche di Johannes Brahms e di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
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L’edizione 2021 del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro continua con un vasto programma, affidato ai principali protagonisti italiani della scena attuale: tra essi la maggior parte è della generazione “under 40” e grande attenzione è data alla componente femminile. Al centro delle scelte artistiche anche i tanti anniversari musicali, storici, culturali che costellano il 2021 (dalla fondazione di Venezia alla nascita della Repubblica, da Stravinskij a Piazzolla).
Il calendario prosegue lunedì 30 agosto con il recital di Alessandro Taverna a Caorle, interamente dedicato a Chopin, martedì 31 agosto con l’Ensemble congiunto delle Accademie di Italia e Serbia in “Galileo’s Journey”, di Ivan Fedele, mercoledì 1 settembre con il Quartetto Prometeo.
Tra i principali ospiti a seguire l’Orchestra Giovanile Italiana con Pier Carlo Orizio, la Banda dell’Arma dei Carabinieri, l’Orchestra di Padova e del Veneto con la violinista Anna Tifu e la direzione di Marco Angius.
È possibile acquistare abbonamenti e biglietti dei singoli concerti: tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 e nelle serate di concerto in teatro, dalle 18 alle 21. Biglietteria online: www.festivalportogruaro.it - www.vivaticket.com .
I concerti del Festival necessitano di prenotazione e presentazione del Green Pass.
Per informazioni è possibile telefonare allo 0421-270069 (dalle 17 alle 18, dal lunedì al venerdì), scrivere a biglietteria@festivalportogruaro.it o consultare il sito del Festival www.festivalportogruaro.it .
Il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro è realizzato in collaborazione con: Città di Portogruaro, Città Metropolitana di Venezia, Regione Veneto, Teatro Comunale “Luigi Russolo” di Portogruaro; e grazie al contributo dei main sponsor Santa Margherita, Adriatico2 e Banca Generali Private; degli sponsor Generali – Agenzia di Portogruaro San Nicolò, Genagricola, LTA Livenza Tagliamento Acque, ASVO; e degli sponsor tecnici Fondazione Collegio Marconi, Fazioli Pianoforti, FAI Delegazione di Portogruaro, Accademia d’Archi “G.G. Arrigoni”, ATVO, Fondazione Enzo Hruby; in convenzione con FAI Fondo Ambiente Italiano. Media Partner: RAI Radio 3, GRUPPO GEDI (La Nuova di Venezia e Mestre, Mattino di Padova), Giornale della Musica, Radio MCA. Grazie anche ai numerosi altri sostenitori, pubblici e privati, che hanno dato il loro apporto per la costante crescita della manifestazione.
Ulteriori informazioni sul sito www.festivalportogruaro.it
>>> in allegato una foto di Francesca Dego
domenica 29 agosto
ore 11
Portogruaro, Municipio – Sala Consiliare
Nuovi concertisti. Scuola di perfezionamento del M.o Ilya Grubert
Mattia Pagliani, violino
Mari Fujino, pianoforte
ore 18
Portogruaro, Collegio Marconi, Sala delle Colonne
Guido Barbieri, relatore
Storie da leggere, recitare e danzare: il nuovo teatro musicale di Igor Stravinskij
ore 21
Portogruaro, Teatro Comunale Luigi Russolo
Orchestra della Toscana
Daniel Smith, direttore
Francesca Dego, violino
Ermanno Wolf-Ferrari (1876 - 1948)
Serenata per archi
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)
Concerto per violino e orchestra n. 1 in si bemolle maggiore, K 207
Igor Stravinskij (1882 - 1971)
Pulcinella, suite da concerto
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