Incidente della centrale di Suviana: Cils Veneto sabato 13 a Roma
Oltre trecento delegati e delegate, rappresentanti per la sicurezza e sindacalisti in partenza dal Veneto per partecipare all’Assemblea nazionale Cisl in calendario domani, sabato 13 aprile, a Roma. L’iniziativa vuole dare ulteriore impulso alla mobilitazione di Cisl per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che da febbraio, con lo slogan “Fermiamo la scia di sangue”, ha visto svolgersi pure nella nostra regione numerose assemblee e iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori
Oltre trecento delegati e delegate, rappresentanti per la sicurezza e sindacalisti in partenza dal Veneto per partecipare all’Assemblea nazionale Cisl in calendario domani, sabato 13 aprile, a Roma. L’iniziativa vuole dare ulteriore impulso alla mobilitazione di Cisl per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro che da febbraio, con lo slogan “Fermiamo la scia di sangue”, ha visto svolgersi pure nella nostra regione numerose assemblee e iniziative nei luoghi di lavoro e sui territori allo scopo di sensibilizzare istituzioni, imprese, lavoratori e lavoratrici sull’emergenza.
«Continuano a verificarsi morti sul lavoro, come abbiamo visto purtroppo con l’infortunio mortale avvenuto a Mestre la scorsa settimana e la recente tragedia della centrale idroelettrica di Suviana che conta tra le vittime un padovano e tra i feriti gravi un veneziano. Per questo insistiamo a ribadire che è il momento di cambiare passo in modo deciso, per imprimere una reale e incisiva inversione di rotta che ancora non si vede» dichiara Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto. «La ripresa del dialogo con il Governo in merito al dossier salute e sicurezza e le nuove misure contenute nel decreto legge 19 senz’altro rispondono alla nostra mobilitazione e alle nostre proposte. Ma non potremo dirci soddisfatti finché non sarà messa in campo una strategia nazionale organica e partecipata dal sindacato e dalle imprese, per costruire un dialogo costante e non solo episodico allo scopo di fermare l’intollerabile perdita di vite e gli infortuni, che impattano spesso in misura definitiva sulla vita delle persone e delle loro famiglie, e promuovere davvero una cultura della sicurezza e della prevenzione del rischio nei luoghi di lavoro».
La finalità di Cisl è chiedere al Parlamento di migliorare e rafforzare i contenuti del decreto legge 19 che prevede, tra le novità più rilevanti, un rafforzamento e aggravamento del regime sanzionatorio in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro, ma soprattutto misure di prevenzione e di contrasto al lavoro irregolare (con l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro) e un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (patente a crediti). Fondamentale per il sindacato anche promuovere un patto che sblocchi investimenti e riforme, faccia evolvere le relazioni industriali e sociali, unisca il Paese in un percorso di civiltà, democrazia economica, partecipazione e sviluppo.
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