Maniago: domenica 13 Giornata contro gli incidenti sul lavoro
Tre morti al giorno sono troppe da sopportare nel nostro Paese, uomini e donne che non rincasano perché travolte da un macchinario, caduti da un’impalcatura, bloccati da un incidente stradale, stritolati dalla morsa produttiva.
Tre morti al giorno sono troppe da sopportare nel nostro Paese, uomini e donne che non rincasano perché travolte da un macchinario, caduti da un’impalcatura, bloccati da un incidente stradale, stritolati dalla morsa produttiva. Per questi motivi la 74esima Giornata
per le vittime degli incidenti sul lavoro organizzata dall’ANMIL con il patrocinio della Rai assume un valore universale, una battaglia corale che vede insieme istituzioni, parti sociali, mondo dell’industria e dell’artigianato per dire basta alla strage che colpisce operai giovanissimi, ma anche studenti durante lo stage formativo, com’è accaduto al giovane Lorenzo Parelli. I dati che vanno da gennaio a luglio nella provincia di Pordenone da un lato evidenziano che la situazione è migliorata sul fronte incidenti, ma è straziante rispetto alle malattie professionali che subiscono un’impennata che mai prima d’ora si era verificata. Il numero delle malattie professionali passa da 142 a 195, registrando un + 37,3%, 2250 sono gli infortuni sul lavoro con un calo del 2,3% rispetto al 2023, si passa da 7 a 3 incidenti mortali in provincia.
Il dato nazionale è preoccupante, gli infortuni denunciati sono 350.824 (+1,7%), il dato regionale complessivo lascia qualche spiraglio con 9364 incidenti, si attesta con un lieve aumento dello 0,4% rispetto allo scorso anno, ma il territorio pordenonese resta il secondo in regione più colpito dopo la provincia di Udine, maglia nera di incidenti sul lavoro e mortali con ben cinque, un numero che non subisce un calo. Ma al di là dei freddi numeri, ciò che vale la pena di ricordare sono le storie, troppe di giovanissimi che lavorano anche con straordinari pur di mantenere la famiglia e poi alla sera, il vuoto, non ritornano dai loro familiari.
“Non ci fermeremo – ha dichiarato il presidente ANMIL di Pordenone, Claudio Fornasieri – questa è stata la nostra missione per 80 anni e ora che incombe l’intelligenza artificiale, che le macchine entreranno sempre con più violenza, prepotenza nelle aziende, dovremmo noi essere in prima linea a governare i processi, per non essere travolti dall’alta velocità di una società che impone di produrre ad alti ritmi. Invece, quanto accaduto al giovane Lorenzo Parelli, una esistenza spezzata ancor prima di iniziare la vita lavorativa, ci deve essere da monito, affinché i nostri giovani abbiano un futuro. Un futuro che non può essere divorato da un macchinario, inghiottito dall’operosità incontrollata, strozzato dall’assenza della cultura della sicurezza. Punteremo sui giovani, sulle scuole”.
Fornasieri ha ricordato che l’impegno dell’ANMIL non si è mai fermato, nemmeno in estate. “Quando le scuole avevano chiuso la propria attività – ha riferito Fornasieri – noi aprivamo un percorso con i bambini, un punto verde formativo dove con un linguaggio adatto ai piccoli si ricreavano tante situazioni in cui il pericolo si può e deve scansare, perché la vita umana viene messa al centro di tutto. E i bambini capivano e riportavano quanto i loro piccoli occhi vedevano di inadeguato, già in famiglia, dove si dà tutto per scontato”.
Fornasieri ha ribadito i servizi ANMIL: “Diamo risposte e seguiamo i cittadini per uscire dal tunnel dopo un incidente, così le vedove e gli orfani che possono trovare un abbraccio forte nella comunità dell’ANMIL, abbiamo attivo un servizio Caf per stare accanto ad ogni lavoratore e cittadino nelle pratiche dei contributi o nelle dichiarazioni dei redditi, per fare qualche esempio”.
Alle ore 9 dopo la messa in Duomo di Maniago, il trasferimento al Teatro Verdi dei cittadini accompagnati dalla banda cittadina, in seguito si è svolta la cerimonia civile alla presenza delle autorità. Durante la cerimonia sono stati consegnati i distintivi d’onore di Grande invalido del lavoro a cura dell’Inail e gli attestati di fedeltà del 50esimo e 25esimo anno, la cerimonia si è conclusa con il passaggio del caschetto dal comune di Maniago a quello di Pasiano di Pordenone che ospiterà il prossimo anno la manifestazione.
Di seguito gli ultimi dati sugli incidenti e infortuni sul lavoro.
Denunce infortuni e malattie professionali - Nazionali, Friuli Venezia Giulia e province
(Fonte: elaborazione ANMIL su Dati INAIL) - Confronto gennaio-luglio 2023/gennaio-luglio 2024
INFORTUNI TOTALI DENUNCIATI | |||
TERRITORIO | 2023 | 2024 | Variazione 2024/2023 |
ITALIA | 344.897 | 350.823 | 1,7% |
Friuli V.G. | 9.326 | 9.364 | 0,4% |
Gorizia | 1.233 | 1.316 | 6,7% |
Pordenone | 2.304 | 2.250 | -2,3% |
Trieste | 2.065 | 1.914 | -7,3% |
Udine | 3.724 | 3.884 | 4,3% |
INFORTUNI MORTALI DENUNCIATI | ||
TERRITORIO | 2023 | 2024 |
ITALIA | 559 | 577 |
Friuli V.G. | 15 | 10 |
Gorizia | 1 | 1 |
Pordenone | 7 | 3 |
Trieste | 2 | 1 |
Udine | 5 | 5 |
MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE | |||
TERRITORIO | 2023 | 2024 | Variazione 2024/2023 |
ITALIA | 44.433 | 54.471 | 22,6% |
Friuli V.G. | 1.228 | 1.364 | 11,1% |
Gorizia | 190 | 193 | 1,6% |
Pordenone | 142 | 195 | 37,3% |
Trieste | 350 | 388 | 10,9% |
Udine | 546 | 588 | 7,7% |
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