Conte illustra in tv la fase 2
Il Presidente del Consiglio spiega il contenuto del decreto con le nuove regole in vigore dal 4 maggio. Vince la linea del rigore
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, è apparso in serata in televisione per annunciare il prossimo decreto che, a partire dal 4 maggio, disciplinerà la cosiddetta fase 2.
Ha vinto la linea del rigore. Nessun liberi tutti, ma un allentamento delle misure, graduale e con misure e tempistiche più stringenti di quelle che erano trapelate nei giorni scorsi.
Ripartiranno molte attività produttive a cominciare dal settore manifatturiero e delle costruzioni. Via libera anche al commercio all'ingrosso che però per avere uno sfogo in quello al dettaglio dovrà attendere il 18 maggio.
Via libera al take away, mentre ber e ristoranti per riaprire dovranno attendere il 1 giugno, come barbieri, parrucchieri e centri di estetica.
La scuola non riprenderà. SI vedrà come organizzare l'esame di stato e come poter riprendere, al meglio, in settembre.
Si torneranno a celebrare i funerali, ma con partecipazione limitata a 15 persone. Per ora nessun'altra celebrazione religiosa.
Libertà di movimento? Solo all'interno della regione. Si potrà fare attività motoria e sportiva, ma individualmente o comunque rispettando le distanze di sicurezza. Consentita la visita parenti, ma sempre adottando le misure precauzionali. "Nessun party in famiglia", ha specificato Conte sottolineado come tutti gli assembramenti siano vietati.
Tutti i provvedimenti saranno in vigore, ma su di essi resteranno come una spada di Damocle, i dati spia del contagio. In altri termini: se la curva epidemiologica dovesse tornare a impennarsi oltre certe soglie, si potrebbe tornare al lockdown, magari limitato ad alcune aree geografiche.
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