Ulss4, l’attività senologica continua a crescere
Incrementati gli screening e gli interventi alla mammella, ridotte le fughe verso altre strutture
“L’attività senologica svolta all’Ulss4 nel 2019 è stata positiva sotto tutti i punti di vista perché in un quadro complessivo è aumentata del 23% rispetto all'anno precedente e ci ha consentito di raggiungere gli obiettivi regionali prefissati. Se oltre a questo confrontiamo l'attività del 2019 con l’anno 2015, cioè quello in cui è stato istituito il Percorso Diagnostico Terapeutico e Assistenziale (PDTA) dedicato, l’incremento dell’attività sale addirittura al 60%. Contestualmente si è registrato un importante calo delle fughe per questa specialità, ridotto del 19% rispetto il 2018, pertanto le donne dirette a curarsi in strutture extra Ulss sono in diminuzione e, all’opposto, sono sempre più numerose coloro che si affidano alle cure senologiche nei nostri ospedali”.
A dirlo è il coordinatore del PDTA senologico dell’Ulss4 nonché direttore della chirurgia di San Donà, il dottor Paolo Sorrentino, dopo aver realizzato il consuntivo dell’attività svolta nel 2019. Attività che continua a crescere. I casi di carcinoma alla mammella rilevati nel 2019 sono stati 166 (nel 2018 erano 129), e di questi 157 sono stati operati in Azienda, 7 avviati a preparazione ed operati all’inizio dell’anno corrente e 2 inseriti in un percorso di chemioterapia per essere operati all’inizio dell’anno corrente.
Nel 2014, anno precedente alla nascita del PDTA senologico, una donna su due svolgeva lo screening in altre Ulss, nel 2019 il tasso della mobilità passiva si è ridotto al 14%. Ed ancora più eclatante è il tasso della mobilità che riguarda lo screening senologico nel territorio portogruarese passato dal 76% del 2017, al 20%nel 2018, al 19% nell'anno 2019.
Sul motivo che ha portato a raggiungere tali risultati il dottor Sorrentino non ha dubbi: “E’ la buona organizzazione del servizio, che prevede un team senologico unico operante all’ospedale di San Donà con ambulatori negli ospedali di San Donà, Portogruaro e Jesolo, è inoltre un servizio che vanta una collaborazione interdisciplinare con la radiologia della Casa di Cura Rizzola e con la radioterapia di Mestre che è centro Hub di riferimento. Altri fattori fondamentali sono la presa in carico dei pazienti da parte di varie unità operative aziendali coinvolte nel PDTA, la collaborazione con le psicologhe, il ruolo chiave dell’infermiera che coordina l'attività e prende in carico la paziente accompagnandola fino alla fine del percorso di cura, l’aiuto importante dei medici di medicina generale che hanno fiducia in questa organizzazione e quello delle associazioni di volontariato al nostro fianco, come l’Andos. E’ un grande lavoro di squadra che porta il paziente ad entrare in un percorso collaudato, programmato in tutti i suoi passaggi e per questo in grado di trasmettere fiducia e tranquillità nella donna con tumore al seno"
“I miei complimenti personali al dottor Sorrentino e a tutti i professionisti che operano nel team senologico – aggiunge il dg Carlo Bramezza – . Il loro buon lavoro ha contribuito a far diventare il PDTA senologico, in poco tempo, uno dei migliori della Regione Veneto, con piena soddisfazione della cittadinanza”.
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