Meduna di Livenza, scoperto ordigno bellico inesploso sotto terra

Bomba inesplosa della guerra trovata nel pomeriggio di sabato scorso, a Meduna di Livenza. E non è la prima volta, visto che un ordigno era stato trovato nel terreno di un campo arato poco più di un anno fa a cento metri di distanza da qui.

Si tratta di una bomba di circa 27 centimetri di lunghezza e con una spoletta da 9 centimetri. Secondo quanto riferito dagli addetti ai lavori, si tratterebbe di un’arma più potente di quella venuta alla luce in precedenza. E con tutta probabilità ancora carica.

Il ritrovamento è avvenuto in un campo di terra lungo via Postumia. La scoperta da parte di una coppia di giovani residente in zona, Alice Gobbo e Roberto Stefani, insieme a Teresa, il loro pastore tedesco.

Si tratta di un’area tra Meduna e la località Mure, piuttosto periferica. Curiosamente, per i due non è una prima volta. Erano stati proprio loro ad aver trovato il 31 dicembre 2019 un’altra bomba della guerra, poi fatta brillare.

Immediata la chiamata al sindaco Arnaldo Pitton e, tramite quest’ultimo, ai Carabinieri della stazione di Motta e al comandante, maresciallo Giuseppe Gemma, giunto sul posto con i colleghi. I militari hanno da subito transennato l’area. In attesa dell’arrivo degli artificieri nei prossimi giorni.

«I ragazzi stavano facendo una passeggiata nell’area insieme al loro pastore tedesco Teresa che si è accorta di qualcosa di strano nel terreno» ha spiegato  il sindaco Pitton. E allora si sono avvicinati e hanno notato da subito il pericolo. Sono loro infatti che il 31 dicembre 2019 avevamo scoperto una prima bomba a un centinaio di metri in linea d’aria dal luogo del ritrovamento di oggi. La chiamata ai Carabinieri è stata immediata, vista la pericolosità di un oggetto simile. Da quello che ci hanno riferito, pare che questa possa essere ancora più potente della bomba trovata in precedenza. E sembrerebbe che la spoletta fosse carica. Ad ogni modo, per evitare qualsiasi tipo di rischio, l’area è stata transennata e risulta ben visibile. Segnalata la presenza dell’ordigno agli artificieri.

La volta precedente la bomba era stata portata, sempre a Meduna, in zona Saccon e posizionata in una buca scavata per l’occasione e fatta brillare.