Veneto Orientale
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Fase 2, ospedale sorvegliato speciale: prestazioni in crescita

In aumento il flusso degli accessi (controllati) alle strutture, l'organizzazione procede con il costante monitoraggio del personale dell’Ulss4

Fase 2, ospedale sorvegliato speciale: prestazioni in crescita

Prosegue a pieno regime la cosiddetta “Fase2” per quanto riguarda l'erogazione delle attività sanitarie. A fare il punto della situazione, a due giorni dall'avvio, è il direttore generale dell'Ulss 4 Carlo Bramezza: “Tutto sta procedendo bene, gli utenti hanno apprezzato i controlli all'accesso delle strutture e sono disciplinati, hanno capito che l'ospedale è una struttura dove non possiamo permettere che si diffonda il virus. Le prestazioni mediche programmate sono in aumento trasversale, dal pronto soccorso al laboratorio alle visite mediche. Ovviamente c'è sempre qualcosa da migliorare e infatti il personale monitora costantemente la situazione e provvede a correggere eventuali dettagli organizzativi in modo di gestire meglio possibile sia l’accesso ai servizi che la loro erogazione”.

Ai varchi di accesso degli ospedali il personale della sicurezza continua a controllare l’utenza e quindi, superati i test iniziali, questa viene identificata con un bollino adesivo di colore diverso di giorno in giorno. All'ospedale di Portogruaro l'accesso principale è stato diviso in due file; una riservata a chi deve transitare per il cup (pagamento visite o prenotazioni, analisi di laboratorio) ed una seconda fila riservata a chi non necessita di prenotazione, ad accesso più veloce, per ricoveri di carattere urgente, disabili, donne in gravidanza, visitatori ed altre. Sempre negli ospedali gli accessi restano separati tra personale e utenti, così come nelle strutture territoriali ove possibile, dove sono stati variati anche alcuni orari di apertura adeguandoli alle nuove esigenze (vedere tabella allegata).

Prenotazioni. L'accesso alle strutture avviene in  linea generale tramite prenotazione. Tantissime le chiamate al cup telefonico che in alcuni momenti della giornata hanno prodotto un sovraccarico alla linea telefonica, per tali motivi è in corso il potenziamento del servizio e a breve la prenotazione online verrà estesa anche alle prestazioni del laboratorio analisi. Il trend delle prenotazioni telefoniche per i prelievi ematici è buona: da lunedì su una media giornaliera di 350 prelievi per esterni già un 50% è stato svolto con prenotazione prefissata. Molto apprezzato il servizio di sms che ricorda all'utenza la prestazione da svolgere due giorni prima della data fissata.

Telemedicina. Già allo stato attuale alcune attività sanitarie di monitoraggio periodico vengono svolte a distanza,  in telemedicina, per incentivare l'accesso ai presidi ospedalieri  ai reali casi di necessità. Tale modalità, che ha già riscosso un apprezzamento da parte di diversi utenti, saranno estese nel corso dei prossimi mesi e diventeranno una modalità di erogazione al pari delle altre.

Alcuni numeri dell'attività erogata. Martedì 5 maggio sono state eseguite circa 2.500 prestazioni ambulatoriali e di diagnostica con un trend di aumento del 20% rispetto alla giornata di lunedì. Anche nei pronto soccorso ospedalieri si è registrato un aumento degli accessi rispetto al periodo della “Fase 1”: ieri i pronto soccorso hanno registrato stati 145 accessi (di cui 103 bianchi che costituisce il 70% del totale).

Interventi programmati di chirurgia. L’attività sta riprendendo gradualmente, in questi giorni i pazienti sono convocati per le ordinarie verifiche e per lo svolgimento delle nuove procedure di sicurezza prima del ricovero, ad iniziare dall’esecuzione del tampone naso-faringeo.

 Una lettera ai cittadini del Veneto Orientale. “Il monitoraggio è costante nei varchi di accesso, nelle sale d'attesa e negli spazi comuni per verificare l'appropriatezza degli ingressi e dei volumi di afflusso, è però importante che in questa fase tutti collaborino e assumano un comportamento responsabile per la sicurezza propria e altrui – osserva il direttore generale Bramezza –  a tal fine annuncio che prossimamente i cittadini riceveranno una comunicazione in cui verranno ricordate le necessarie regole per prenotare ed accedere ai servizi, i casi in cui è autorizzato l’accompagnatore, l'arrivo alla struttura in tempi consoni per lo svolgimento delle attività di controllo e dell’orario della prestazione, le modalità di visita dei ricoverati”.

Distretti sociosanitari. Prosegue con regolarità anche l'accesso controllato alle strutture distrettuali e territoriali mediante distanza di almeno un metro, controllo delle temperature per dipendenti e utenza, utilizzo di mascherina e guanti/gel igienizzante per tutti coloro che accedono. Ai sindaci sono state fornite le indicazioni per gestire la sicurezza dei punti prelievi territoriali (prenotazione, come evitare assembramento, utilizzo dispositivi di protezione, sanificazione ambienti, prenotazione telefonica e online  e scarico referti online). Nelle strutture ambulatoriali sono state create zone di attesa consone con le direttive post covid con interventi di sanificazione frequenti per ambienti con maggior frequentazione. Prosegue l’attività USCA (unità speciale continuità assistenziali) nelle strutture per anziani ed a domicilio per pazienti COVID positivi). Assicurata la distribuzione di  Dispositivi di protezione Individuale (mascherine, tute,  camici, visiere ecc) per tutte le strutture convenzionati (case di riposo, comunità disabili). Continua anche in questa fase il supporto psicologico assicurato dalle strutture territoriali per persone in isolamento o coinvolte nell’emergenza epidemica.

Case di riposo. E’ in fase di valutazione la ripresa degli accessi ai visitatori che oggi possono collegarsi con telefono e altre modalità da remoto con i propri cari, in alcune strutture sono già identificate zone  per consentire di vedere i familiari evitando il contatto fisico diretto. Analogamente si sta valutando con la Regione la messa in atto delle misure per l'accesso in sicurezza dei nuovi ingressi. Con il secondo step degli screening nelle case di riposo sono stati  individuati alcuni ospiti ed operatori positivi al COVID, si tratta di pochi casi, contenuti, persone che stanno comunque bene (asintomatici). La situazione è monitorata dall’ULSS con le direzioni delle strutture interessate.

Ogni casa di riposo in questi casi ha individuato zone di osservazione per evitare la diffusione del virus mentre gli operatori sono stati subito posti in isolamento a domicilio. L’USCA accede in queste strutture regolarmente per controllare lo stato di salute, con il team di verifica dell’ULSS attivato per la valutazione del rischio da COVID 19 nelle strutture per anziani e per definire le attività da porre in essere per la prevenzione e la gestione dell'epidemia.

Il tasso di positività al tampone rimane comunque uno dei più bassi in regione, pari al 3,6% degli ospiti presenti e dell'1,2%  per gli operatori.  

Fonte: Comunicato stampa
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