Promozione sfiorata, l'Hockey Pordenone ripartirà dai giovani
I gialloblu finiscono terzi, in futuro si punterà sul settore giovanile. La società decisa a ritornare in serie A2 con una squadra formata da pordenonesi
Si è concluso con una sconfitta il campionato dell’Italian Baja Pordenone, che tuttavia ha mantenuto il terzo posto nel girone D della serie B di hockey su pista in virtù della differenza reti. In formazione rimaneggiata per le assenze di capitan Battistuzzi, Marullo ed Enrico Sergi, i gialloblù hanno perso in casa della giovane e volonterosa formazione A del Bassano 1954. Partita in equilibrio fino a 10’ dalla fine, poi per gli ospiti arriva il peggior blackout della stagione, che compromette definitivamente il risultato. Reti gialloblu di Furlanis, Marco Del Savio e Simone Sergi. Da sottolineare la buona prova dei giovani Filippo Dall’Acqua e Simone Sergi.
In questo modo, cala il sipario sulla stagione di Pordenone, visto che è estremamente complicato un ripescaggio per le finali promozione. Dopo la retrocessione della scorsa stagione e il cambio alla guida della società, il nuovo corso voluto dal presidente Sergio Maistrello si fonda su una filosofia precisa: tornare in serie A2, ma farlo con una rosa di soli giocatori pordenonesi. Per questo la società sta lavorando molto sul settore giovanile, con l’obiettivo di farlo divenire il serbatoio per la prima squadra: i tesseramenti sono in crescita, in città c’è un movimento hockeystico giovanile come non si vedeva da tempo. Servirà proprio il tempo, unito alla programmazione, per riportare il Gs Hockey su palcoscenici più importanti, che il club ha calcato per tanti anni, vincendo - negli anni Ottanta - la Coppa Italia e arrivando a disputare una semifinale di Coppa delle Coppe.
Questa stagione è stata anche quella dell’addio a Gianni Silvani, scomparso nei mesi scorsi, fondatore e anima della società, per la quale aveva svolto, con passione, impegno e risultati ragguardevoli, ogni ruolo. Pordenone proverà a tornare dove merita di stare pensando anche a lui, figura iconica dello sport pordenonese, il papà dell’hockey pista in riva al Noncello arrivato a ricoprire importanti ruoli anche nelle federazioni internazionali.
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