Pordenone, Diaw-Musiolik per stendere l’Empoli nel big-match
Lunedì 7 dicembre, alle 21, Tesser punta sulla coppia gol che ha finora realizzato 7 reti
Cinque risultati utili di fila: solo una volta, la scorsa stagione, il Pordenone era arrivato a tanto. Ora la squadra di Tesser punta a infilare la sesta gara consecutiva senza perdere nell’incontro casalingo delle 21 di lunedì 7 dicembre con l’Empoli, squadra attualmente nelle prime posizioni di classifica. Si tratta del big-match della decima giornata. I ramarri contano di stendere la rivale per nobilitare la prima parte di stagione. Per farcela puntano sulla coppia-gol formata da Davide Diaw e Sebastian Musiolik, autori di 7 gol (rispettivamente 4 e 3).
DUO Classe 1992 il primo, classe 1996 il secondo, si può dire che si stiano alternando sotto il profilo delle realizzazioni. L’ex Tamai e Sanvitese aveva iniziato benissimo: quattro gol nei primi cinque match, i quali tuttavia non avevano fruttato alcuna affermazione per la squadra. Quando lui ha perso la vena realizzativa, si è svegliato l’ariete polacco, andando in gol con il Chievo, il Monza e il Pescara. Breve inciso su quest’ultimo centro: il tiro decisivo è stato scagliato da Diaw, ma la deviazione di Musiolik è stata determinante per quanto fortunata.
La coppia ha giocato assieme dal 1’ col Cittadella e, soprattutto, negli ultimi due incontri, quelli in cui più hanno mostrato di poter convivere. Fisicamente potenti - 185 cm Diaw, 191 Musiolik -, entrambi veloci, si completano e sono devastanti in campo aperto: con il Monza hanno dimostrato di essere incontenibili. Sono diventati il duo titolare per necessità, visto che Tesser non ha mai potuto di fatto disporre del trequartista titolare (Gavazzi o Mallamo). Attualmente però sono inamovibili e con tutta probabilità, supportati da Ciurria sulla trequarti, saranno l’arma da usare per cercare di battere l’Empoli, che si presenta a Lignano forte di un ottimo avvio di campionato.
SOTTOVALUTATA Non tanti avevano considerato la formazione toscana come una delle favorite per la promozione. Non aveva svolto un grande mercato e, quindi, non aveva i riflettori puntati su di sé. Tuttavia ha mantenuto di fatto l’organico della scorsa stagione, di grande valore, ma che non era riuscito a esprimersi del tutto prima con mister Bucchi e poi con Marino. Affidando la panchina ad Alessio Dionisi, classe 1980 ex Venezia e Imolese, ha dato una ventata di novità che ha permesso a giocatori di assoluto spessore come Brignoli, Romagnoli, Stulac, La Mantia e Mancuso di rendere al meglio. Ha 18 punti e può lottare senza dubbio per la serie A: un obiettivo che passa per la trasferta di Lignano, dove troverà un Pordenone che non vuole fermarsi.
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