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Mai dare per scontato e crederci: le medaglie di Antonio, Katia e Giada sono una lezione di vita

Molti i messaggi racchiusi nelle gesta dei nostri campioni: abbiamo provato a scorrerli assieme per farli nostri. Il passo successivo sarà metterli in pratica nella quotidianità

Mai dare per scontato e crederci: le medaglie di Antonio, Katia e Giada sono una lezione di vita

E’ un po’ come una poesia: percepisci quello che percepisci. Questa - scritta dai nostri campioni - è da non perdere.  Leggere e rileggere per interiorizzare e mettere in pratica. Un dono da tenere stretto e farlo proprio per alimentare la propria quotidianità.

Ed è un po’ come quando ascoltiamo una testimonianza di vita: tutto bello, certo, ma il giorno dopo? E’ lì che conta: rimanere sintonizzati su quelle frequenze per mettere in pratica e non disperdere quel patrimonio acquisito il giorno prima.

E qui, con queste medaglie per la vita, di messaggi da cogliere ce ne sono eccome.

Proviamo a scorrerli assieme.

CREDERCI SEMPRE Antonio Fantin, Katia Aere e Giada Rossi ce lo insegnano sempre. I successi ottenuti a Tokyo sono il frutto della loro tenacia capace di andare oltre, senza mai arrendersi di fronte ai duri ostacoli che la vita gli ha messo davanti. E sono stati ripagati come meritano: coronando il sogno di ogni atleta! Quindi, anche noi, di fronte ai problemi che possiamo avere, pensiamo a loro e non molliamo.

MAI DARE PER SCONTATO Finché va tutto bene il rischio è non interrogarsi, non capire ciò che si ha. Quindi non viverlo appieno. Nel momento in cui quel qualcosa può venire a mancare, si tocca con mano, a fondo, quanto era importante. Meglio pensarci prima e ciò che si considera normale si rivela spesso straordinario. Andate a dire a chi non ha le gambe per camminare - ad esempio - se vorrebbe riaverle. Normale o straordinario? Mai dare per scontato ciò che si ha, e viverlo. Ringraziare.

L’APPARENZA INGANNA Nel vedere due persone - ad esempio una in carrozzina e una in piedi con le proprie gambe - il rischio è di etichettarle così: la prima è con disabilità, la seconda è normodotata. Dopodiché, conoscendo quelle persone a fondo, può capitare che la prima sia ottimista, abbia raggiunto il suo equilibrio e tenga in mano il telecomando della sua vita che conduce da protagonista. La seconda può essere insoddisfatta, depressa, triste. Disabilità? Normodotato? Il punto è che siamo tutti persone con pregi e difetti, com’è umano che sia. Se lo pensassimo e andassimo a fondo (forse) cambierebbe qualcosa: mai farsi ingannare dall’apparenza e andare oltre le etichette che tendono solo a omologare.

DIVERSITA’ ARRICCHIMENTO Antonio, Katia e Giada hanno preso in mano la loro vita continuando a fare ciò che volevano: diversamente, ma l’hanno fatto. Eccola la grande differenza. Eccola la diversità fonte di arricchimento: l’importante è saperla cogliere, essere predisposti all’ascolto e allo scambio: è un percorso straordinario di crescita reciproca.

I LIMITI SONO NELLA TESTA I nostri tre campioni di vita lo dimostrano: conta ciò che hai dentro di te, la tua voglia di andare oltre perché lo desideri. Capita l’impedimento? Accettalo, una volta fatto riparti verso i tuoi orizzonti preferiti. E continui a viverti il viaggio. 

Sono alcuni aspetti da fare propri: cambierebbe il viaggio di ciascuno di noi.

Fonte: Redazione Online
Mai dare per scontato e crederci: le medaglie di Antonio, Katia e Giada sono una lezione di vita
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