Magraid 2020, la corsa nella steppa oltre le difficoltà
Miglior crono maschile di Mattia Rizzo in 1:56:33 seguito da Mattia Malusa (1:57:48) ed Enrico Spadotto (2:04:16). Tra le donne, Lorenza Piastra in 2:21:55, dietro di lei Irene Palazzi (2:22:27) e Claudia Cesaratto (2:36:06)
Conclusa con successo anche l’edizione 2020 di Magraid, tenutasi domenica 29 novembre con partenza dal campo base Euro Sporting di Cordenons. La manifestazione, inizialmente programmata per giugno, era stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del virus Covid 19. Pur tra diverse difficoltà e necessarie modifiche al programma, l'A.S.D Triathlon Team è riuscita ad organizzare un evento che ha visto ai nastri di partenza circa un centinaio di atleti.
Protagonista, come ogni anno, lo splendido territorio dei Magredi friulani: un luogo di bellezza e varietà ambientale uniche.
L’edizione di quest’anno, rispetto a quelle precedenti, ha subito non poche modifiche: la distanza dei 100 chilometri, sia individuale che a coppie, è stata cancellata, così come le non competitive dei 6 e 12 chilometri. Unica distanza che si è disputata è stata la 30 chilometri, riconosciuta come gara di interesse nazionale dal C.O.N.I. e pertanto autorizzata, così come previsto dal DPCM del 3 novembre 2020.
Il miglior crono maschile è stato realizzato da Mattia Rizzo che ha concluso la gara in 1:56:33, seguito da Mattia Malusa (1:57:48) e Enrico Spadotto (02:04:16).
Tra le donne, la prima a tagliare il traguardo è stata Lorenza Piastra, con un tempo di 2:21:55. Dietro di lei Irene Palazzi (2:22:27) e Claudia Cesaratto (2:36:06).
Sebbene in forma ridotta, anche quest’anno erano presenti con degli stand alcuni degli sponsor di Magraid. Nel ricco pacco gara consegnato a tutti gli atleti e negli omaggi per i primi dieci classificati vi erano specialità gentilmente offerte dalle aziende che sostengono Magraid.
Percorsi obbligati, scrupolosa attenzione da parte degli organizzatori e massima collaborazione da parte di tutti hanno garantito il pieno rispetto delle misure di sicurezza anti Covid, così come previsto dal protocollo. Particolare attenzione è stata posta al distanziamento tra le persone, all’utilizzo dei gel igienizzanti e dei dispositivi di protezione delle vie aeree. Gli stessi atleti, che sono partiti scaglionati e a distanza di 5 secondi, hanno mantenuto la mascherina per il primo tratto di gara e sono stati prontamente invitati a indossarla nuovamente all’arrivo.
In un momento di enorme difficoltà per tutti i settori, compreso quello sportivo, la realizzazione di una manifestazione come Magraid ha avuto un significato particolare. Oltre a contribuire con impegno, come ogni anno, alla valorizzazione del territorio dei Magredi, quest’anno la corsa nella steppa è stata un segnale di resilienza, di tenacia e di determinazione, tutti valori condivisi dello sport. L’attenzione per l’aspetto sociale non è venuta meno nemmeno in quest’anno difficile: il progetto “Magraid Charity” quest’anno si impegna a sostenere la Rett Syndrome Research Trust, fondazione per la ricerca sulla sindrome di Rett, e l’associazione Drago Rosa Burida.
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