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Doratiotto, talento "stregato" dal pallone: dalla Julia alla Juventus verso il sogno

Il centrocampista classe 2004 di Concordia lavora per diventare professionista

Doratiotto, talento "stregato" dal pallone: dalla Julia alla Juventus verso il sogno

Centrocampista della Juventus, classe 2004, dotato di un enorme talento e irrimediabilmente innamorato del suo sport, Giulio Doratiotto è uno dei giovani più talentuosi e promettenti calciatori italiani. Vissuto sempre tra Portogruaro e Concordia Sagittaria, si avvicina sin da bambino al calcio grazie all’amore per il pallone trasmesso dal fratello. Infanzia con la palla al piede, a 6 anni indossa già la maglia della Julia Sagittaria, squadra di Concordia a cui è fortemente legato e dove vive con la famiglia. Due anni più tardi il suo talento cattura presto le attenzioni del Pordenone. In neroverde Giulio si forma calcisticamente ed umanamente: emergono la sua tecnica sopraffina, il sinistro letale accompagnato da un destro ben educato e da una visione di gioco inconsueta a quell’età che gli valgono numerosi riconoscimenti nei tornei, consentendogli di farsi notare. Finchè, a 14 anni, lo chiama la Juventus. Pronti via, il debutto in bianconero nel 2018-2019: prime difficoltà superate con l’arretramento in campo dalla trequarti alla mediana che esalta meglio le sue qualità. La concorrenza è tanta, inoltre un infortunio muscolare ferma Doratiotto per 2 mesi.

CHE CRESCITA Superati questi ostacoli il ragazzo inizia piano piano a prendersi la scena in campo con le sue imbucate, le giocate estrose e improvvise, la tenacia e passione che gli permettono così di guadagnarsi una maglia da titolare, diventare assistman: una grande ascesa in sole due stagioni che potrebbero proiettarlo nel calcio professionistico. L’approdo alla Juventus ha permesso a Giulio di migliorarsi a livello tecnico e tattico, e ha contribuito ad una crescita mentale: ogni giorno si allena intensamente per migliorare e superare gli ostacoli.

IN AZZURRO Grato al club dell’opportunità, concentrato al massimo per la prossima stagione in maglia bianconera e per cercare di guadagnarsi un posto per i prossimi Europei con la nazionale azzurra giovanile dalla quale è già stato più volte convocato e schierato in campo, il piccolo De Jong può e deve puntare al top. La sua voglia di arrivare è palpabile ogni volta che scende in campo. Il suo talento, accompagnato da ancora molti anni di lavoro e sacrifici, un giorno potrebbe permettergli di trasformare in magnifica realtà il sogno di un ragazzino nato e cresciuto con la palla tra i piedi.

Fonte: Redazione Online
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