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Ciclismo: «Pochi giovanissimi, ma il Mecchia cresce»

Bonato analizza la situazione in Veneto: «Aumentano gli iscritti alla mtb»

Ciclismo: «Pochi giovanissimi, ma il Mecchia cresce»

Direttore di corsa internazionale e presidente del comitato provinciale della Federciclismo. Molto apprezzato anche in Friuli Venezia Giulia, dove nel 2020 ha diretto i giri a tappe per dilettanti, per juniores e per cicloamatori, Gianpietro Bonato è un autentico punto di riferimento per il ciclismo veneziano.

Gianpietro, che aria tira per lo sport delle due ruote in provincia di Venezia?

Soffriamo per la mancanza di un autentico cambio generazionale che è provocato più che altro dalla vita stessa che ci obbliga a lavorare tutto il giorno, poi viene la famiglia e chi accompagna più i ragazzi a correre la domenica? Sul piano provinciale sono pochi i giovanissimi e, al momento, in calendario non è inserita nemmeno una corsa per esordienti e per allievi. Per contro assistiamo a una crescita del fuoristrada e del settore cicloturistico-amatoriale e il velodromo di Portogruaro continua a fungere da centro di riferimento anche per il Trevigiano.

Ecco, in provincia di Venezia le uniche salite sono i cavalcavia autostradali, in compenso funziona bene un antico velodromo.

Sì, il "Mecchia", già minacciato anni fa di chiusura definitiva, sta assistendo a un’autentica rinascita. Grande merito va riconosciuto ad Andrea Costa, che è anche il tecnico regionale della pista, e al suo staff che sono riusciti a convogliare un bel gruppo di corridori che frequenta assiduamente il velodromo, a organizzare numerose gare e a riportare in pista gli amatori.

Non manca la vivacità, insomma, alla provincia di Venezia.

A dispetto della mancanza di salite, lo conferma l’aumento del numero di iscritti alla mountain bike. Sul territorio riscuote grande successo il Trofeo d’autunno e sono presenti delle realtà leader nel settore del ciclocross come la Sorgente Pradipozzo.

Come si è aperto il 2021?

Con la bella soddisfazione di vedere nascere delle nuove società. Sul territorio diocesano, per esempio, a Bibione sono state fondate due nuove realtà amatoriali: il Bibione Cycling Team e l’Associazione polisportiva Bibione. Unitamente allo storico GSC Bibione sono tre squadre per la località balneare.

L’importante è amare la bicicletta. Il nostro è un territorio molto adatto alle gravel, la nuova frontiera del fuoristrada, vista la presenza di numerose strade sterrate e di vasti territori protetti dalle arterie più trafficate. Per contro avremmo bisogno di anelli protetti dove fare allenare in sicurezza i ragazzi.

Fonte: Redazione Online
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